Nata a Milano nel 1966, dopo studi di filologia classica all'Università degli Studi di Pavia comincia a lavorare in libreria. Fa la libraia per 26 anni. Ha collaborato con case editrici quali Astoria, come lettrice dall'inglese e dal francese e per Giunti per cui ha scritto una guida on line sulle città europee. Ha collaborato con articoli e recensioni al blog SulRomanzo e al blog di approfondimento culturale Zona di Disagio. Suoi articoli sono apparsi sul sito della società di formazione Palestra della Scrittura. Ha curato blog di carattere economico e, per anni, ha lavorato come web content writer. E' autrice di due libri: Guida sentimentale alla Tuscia viterbese, una serie di brevi reportage di narrazione dei territori e Mors tua vita mea, un libro di racconti pubblicato da I Quaderni del Bardo Edizioni. Un suo racconto è pubblicato all'interno del libro Milanesi per sempre, Edizioni della Sera. Dirige la rivista L'Ottavo

Una storia, purtroppo, vera

Di Geraldine Meyer

Dove vanno a finire le storie di cui più nessuno parla? Quelle che restano sepolte negli archivi della storia, portate sulle spalle solo dai testimoni diretti o da pochi, invincibili curiosi? E quelle che si trovano mentre se ne stanno cercando altre? La storia raccontata in questo piccolo libro è un po’ tutto ciò ed è una storia vera, come dice anche il titolo. Una storia vera, di Nicola Feninno è il secondo volume della collana L’invisibile, curata da Martino Baldi per le edizioni Industria e Letteratura. E ci riporta a un fatto quasi sepolto dalla polvere del tempo e da quell’oblio colpevole che, spesso, ammanta ciò che sarebbe meglio non sapere.

“Un po’ di settimane dopo quel fatto, il fratello di mio nonno, che viveva a Washington, entra in un cinematografo. Quando esce scrive una lettera a Giovanni il falegname, che pure era parente suo: tutto preoccupato gli scrive che ha visto un CombatFilm, che ha riconosciuto il paese, il campanile, che se n’è venuto giù il campanile, bombardato dai tedeschi, ha visto che per fortuna gli americani hanno vinto e ci hanno liberato, ma pure che tutto il paese era scassato. Siete vivi? State bene? Fatemi avere vostre notizie, che Dio vi conservi.”

Il fatto a cui si riferisce questa pagina d’apertura del libro Una storia vera è qualcosa di terribile e crudele. Che ha coinvolto il piccolo paese molisano di Castelnuovo al Volturno nel 1944. Qui, le truppe alleate distrussero il paese per girare un film di propaganda, con tanto di figuranti vestiti da nazisti. Sì, il paese, che si trovava sulla linea Gustav, risparmiato dai bombardamenti veri, fu raso al suolo perché gli americani avevano bisogno di raccontare la guerra come più serviva alla loro propaganda. Così fecero evacuare la popolazione con la scusa di una disinfestazione e fecero ciò che non avevano fatto i tedeschi: distrussero tutto. Quando gli abitanti tornarono, non trovarono più le loro case, non trovarono più nulla. E le richieste di spiegazione che seguirono a quel crimine restarono lettera morta, come la promessa degli americani di ricostruire il paese.

Questa la storia vera che Nicola Feninno ci racconta con una scrittura condensata e ricca, in cui poche righe e poche parole ci dipingono un pezzo di storia che ha la voce, in questo libro, di due anziani testimoni di quanto accaduto. Una storia nella storia, un racconto che si intreccia a quello del rito dell’uomo cervo, qualcosa che ha radici antiche e che si mescola con il ricordo e la memoria di quei due testimoni. Una storia “trovata” mentre se ne cercava un’altra e che sembra ergersi a emblema di come funzionano, appunto, le storie. Che, pervicaci, emergono e, per fortuna, si rimettono in cammino. In mezzo alle atmosfere della provincia italiana, tra visi e riti dei paesi defilati.

È un libro importante questo Una storia vera, e lancinante se letto proprio in questi giorni di guerra e di propaganda, come sempre succede nelle guerre. È un libro che interroga e ci interroga, non solo sul valore della memoria ma, ancor più e ancor più drammaticamente, sul pericoloso confine tra realtà e finzione che giocano, con arroganza e incuria, sul dolore e sulla strumentalizzazione. Fatevi un regalo importante: leggete questo libro.

Una storia vera Book Cover Una storia vera
L'invisibile
Nicola Feninno
Storia
Industria e Letteratura
2022
74 p., rilegato