Luca Morettini Paracucchi, nato il 24 febbraio 1988. Lucchese da tutta la vita, Viterbese da qualche tempo. Ho una passione molto forte per ciò che riguarda il cinema, la letteratura, la musica, il mondo dei fumetti e dell'arte in generale. Tra le mie passioni hanno un posto di rilievo il mondo del punk e certi aspetti della cultura cosidetta nerd. Scrivo da quando avevo otto anni, recentemente ho ripreso dopo un periodo di stop. Spero sia la volta buona

Rumore di carta. Le fanzine punk e hardcore

Di Luca Morettini

Sotto un’apparente uguaglianza totale che stereotipa ogni suo aspetto, primo di tutti la musica, quello del punk è un mondo se non variegato quantomeno estremamente profondo che ha fatto della sua energia sovversiva e della sua voglia di riscatto la linfa vitale che lo ha portato ai giorni nostri.

Si possono sviscerare migliaia di argomenti: ad esempio, chissà di quante misconosciute band si potrebbero riempire svariate tomi. Non che negli altri generi musicali manchino, ma il punk è composto principalmente da un sottobosco esteso e sconfinato dove a volte sono bastate una manciata di canzoni, o anche una sola, un demo registrato alla meglio oppure la sola esistenza a determinare il ciclo vitale di una band. Nomi, nomi e ancora nomi che molto probabilmente non diranno niente a nessuno che non sia un fanatico del genere, ma molto spesso fondamentali alla causa.

Musicisti non per vocazione ma per urgenza. Artisti non folgorati dalla bellezza dell’arte ma bruciati dalla volontà di urlare le proprie voci e i propri pensieri. Potremmo riassumere con queste frasi il libro di Diego Curcio Rumore Di Carta. Il sottotitolo parla chiaro; “storia delle fanzine punk e hardcore italiane dal 1997 al 2007”, anno della sua pubblicazione. Un vero e proprio excursus che passa in rassegna trent’anni di uno dei mezzi di comunicazione più importanti della scena punk, forse al pari della musica stessa: la fanzine.

Cos’è una fanzine? E’ una rivista che tratta di un argomento specifico realizzata da appassionati. Un prodotto amatoriale dove la passione è il credo fondamentale, realizzato in maniera semplice e con pochi mezzi, senza scopo di lucro e totalmente estraneo alle logiche di mercato ed editoria. Quando si parla di fanzine punk salgono subito alla mente immagini di fogli scuri, fotocopiati, ciclostilati, assemblati alla meglio. 4, 20, 50 pagine. Dalle grafiche violente, strabordanti, disegni aggressivi, esagerati, testi di canzoni, interviste, lettering ispirato al collage. Tutto quello che può rappresentare un cazzotto nello stomaco diretto e forte. Senza dogmi da seguire che non siano personali e derivati dalla frenesia comunicativa e dalla fantasia.

Rumore di carta è un libro a prima vista non intrigante. Molto, moltissimo testo, poche immagini. Non quello che ci si aspetterebbe inizialmente. Ma a dalla propria la cura della divulgazione e una precisione spaventosa: di ogni fanzine citata vengono elencati numeri totali, pagine e costo. Cita molti, moltissimi nomi che rischiano il dimenticatoio e ne analizza le singole caratteristiche e peculiarità. Tratta le differenze dal cartaceo al digitale. E infine divide in un ordine preciso le varie decadi con accuratezza: si parte dai ’70, gli anni della sperimentazione e della voglia di rompere le regole ed i concetti, si prosegue con gli anni ’80 e la sua fortissima vena politica e militante tanto che lo stesso parlare di musica assumeva un ruolo di secondo piano. Ruolo che vedrà invece i ’90 riaffermare questa tendenza con l’esplosione del pop punk e dell’ondata di revival. Chiudono, per ultimi, gli anni ’00 dove più o meno tutti questi elementi si equilibrano e portano avanti una storia che, nell’esatto momento in cui sto scrivendo, ha raggiunto il suo 45° compleanno e ancora non accenna alla resa.

TVOR, abBestia!, Punkaminazione, Le Silure d’Europe, Sewer, Disforia…questi e decine e decine di altri nomi hanno giocato un ruolo determinante nella propagazione dei suoni frastornanti e dei messaggi di denuncia del punk nel nostro paese e nel mondo. Nomi che non possono competere con l’aurea di popolarità di altri di band più blasonati e che a molte persone non diranno assolutamente niente. Solo una parola da leggere che non porta dietro il suo peso e non lo si riesce ad avvertire. Ma il peso c’è ed è fatto di passione, amicizia, impegno, amore per una scena musicale, e non solo, che ha cambiato la vita di milioni di persone. Rumore Di Carta è qui per voi, per colmare questa lacuna e per trasportarvi in una Storia dentro la Storia ricca, creativa e libera.

Rumore di carta. Storia delle fanzine punk e hardcore italiane 1977-2007 Book Cover Rumore di carta. Storia delle fanzine punk e hardcore italiane 1977-2007
Convergenze & divergenze
Diego Curcio
Saggistica musicale
Red@zione
2007
164 p., brossura