Luca Morettini Paracucchi, nato il 24 febbraio 1988. Lucchese da tutta la vita, Viterbese da qualche tempo. Ho una passione molto forte per ciò che riguarda il cinema, la letteratura, la musica, il mondo dei fumetti e dell'arte in generale. Tra le mie passioni hanno un posto di rilievo il mondo del punk e certi aspetti della cultura cosidetta nerd. Scrivo da quando avevo otto anni, recentemente ho ripreso dopo un periodo di stop. Spero sia la volta buona

Max90

Di Luca Morettini

Scopro in tempi recentissimi che un accumulatore di libri seriale, in giapponese viene definito con il termine “tsundoku”: ne compra più di quanti riesce a leggerne e continuerà a farlo. Forse non arriverà mai a smaltirli tutti, anzi, leviamo pure il forse. Ma il richiamo di un piccolo mondo portatile nuovo, usato, immacolato o vissuto fatto di inchiostro e caratteri è qualcosa superiore alla logica, c’è solo il desiderio di avere intorno a sé migliaia di strade per evadere.

Stringo tra le mani l’ultimo libro di Max Pezzali, Max 90, a sole poche ore di distanza dalla sua pubblicazione. Ciò che leggevo prima può andare in stand by. Ma solo per poco tempo vista la feroce voracità con cui m’accingo a concluderlo. Pura frenesia che non mi permette di staccare gli occhi dalle sue pagine. La stessa che mi ha spinto a volerlo nel giorno della sua uscita. “Tsundoku”, appunto. Non importa se l’elenco dei libri in sospeso racchiude nomi che aspettano pazientemente da anni. E’ arrivato Max 90 ed è salito in vetta alla classifica. Per poi uscirne una volta arrivato all’ultima pagina.

Era naturale che andasse a finire così. Pezzali è stato e continua ad essere una figura che in qualche modo sento affine a me, come fosse uno spirito guida che veglia sui sentimenti dell’adolescenza che fu e cerca in tutti i modi di non spegnere una fiamma antica in cui ancora s’agitano sentimenti, ideali, sensazioni e ricordi che non voglio abbandonare.

Quest’ultime parole valgono per descrivere anche il suo ultimo lavoro: l’aspetto simile ad un vecchio diario e la sua grafica colorata e strabordante sono il biglietto da visita di quello che altro non è che un vero e proprio dizionario degli oggetti e simboli che hanno caratterizzato gli anni ’90, oltre che il miglior modo per poter entrare appieno nel completo senso dei testi delle canzoni degli 883 là dove possono far capolino delle frasi che rimandano a concetti estranei alle nuove generazioni digitali. Una grande mappa che analizza un decennio intero tramite tutta una serie d’icone materiali, immateriali, astratte e reali quali l’auditel, la Golf, le VHS, il bar, la sala giochi, il bisogno di una compagnia, ecc. Una narrazione sociologica che passa dalla cultura pop.

Curato nel dettaglio, agghindato dalle illustrazioni di Roberto Recchioni e con le prefazioni di Lodo Guenzi (un po’ troppo didascalica a dire il vero) e del compagno d’avventure dei bei tempi lontani Mauro Repetto (intrisa di una folle vena poetica), Max 90 è l’apoteosi dello stile di Pezzali così come da quasi trent’anni siamo abituati a conoscerlo e ogni fan che si rispetti chiuderà la lettura con un sentito ringraziamento.

Però, personalmente, per la prima volta fatico a comprendere il senso dell’operazione in questione. Perché ciò che si legge è una variazione sul tema lussuosa, curata e sviscerata fino alle fondamenta di tutto quello che già sappiamo essere Max Pezzali e la sua visione del mondo. Niente in fin dei conti che non si possa trovare nelle sue precedenti opere letterarie se proprio non vogliamo scomodare gli anni degli 883 e quelli della carriera solista. Sono atmosfere molto più che familiari sapientemente ben confezionate e abbellite da un artwork perfetto ma adesso viene a mancare anche il fattore curiosità (salvo rare eccezioni) visto che l’autobiografia “I Cowboy Non Mollano Mai” aveva assolto il compito di fare luce su chicche e retroscena vari. E allora qual è il senso di questo vademecum di un decennio che sempre più si allontana?

Poi ci sono arrivato.

Molte persone vedono gli anni ’90 come l’ultimo decennio che ne è valso la pena. Prima dell’11 settembre 2001, la crisi economica, la sensazione condivisa di vivere tempi annichiliti e statici, dove niente pare più essere davvero rivoluzionario. Senza contare ciò che significa vivere lo stesso periodo storico di una pandemia globale.

Max 90 non è una carrellata di vecchi ricordi per inguaribili nostalgici ma una rinnovata immersione in un’atmosfera più ingenua e ottimista che spera e guarda in un futuro migliore, in un nuovo secolo pieno d’innovazioni e dal futuro luminoso. E’ un punto di partenza. Perfettamente in linea con i nostri tempi.

E Pezzali lo offre con le parole che conosce, le immagini che hanno fatto il suo vissuto, i concetti fondamentali del suo essere. Coerente fino alla fine, senza mai voler essere qualcun altro di diverso.

Max90 Book Cover Max90
Max Pezzali. Curatore Massimo Coppola
Biografia musicale
Sperling & Kupfer
2021
XIII-241 p., ill Rilegato