Laura Vargiu è nata a Iglesias, nel sud della Sardegna. Laureata in Scienze Politiche presso l’Università degli Studi di Cagliari con una tesi in Storia e istituzioni del mondo musulmano, è presente con poesie e racconti in diverse raccolte antologiche nazionali. Vincitrice del Premio Letterario “La Mole” di Torino nel 2013 e autrice di alcune pubblicazioni di poesia e prosa, tra cui “Il cane Comunista e altri racconti” (L'ArgoLibro Editore), fa parte della redazione della rivista di poesia e critica letteraria “Nuova Euterpe” e della giuria di alcuni concorsi letterari.

La porta dell’anima e il generale scrittore

Di Laura Vargiu

«Gli ortueresi collocano sa enna ‘e s’anima, la porta dell’anima, nell’incavo sotto lo sterno, lì dove ritengono risieda lo spirito vitale dell’uomo. È attraverso quella porta che erompono i sentimenti e le passioni: l’amore e il perdono, l’odio e la vendetta.»

Pubblicato nel 2006 dalla cagliaritana GIA Editrice, il romanzo Sa enna ‘e s’anima di Nicolò Manca conduce il lettore, come anticipa il titolo, nel cuore antico della Sardegna evocando atmosfere all’altezza di quelle che si respirano nei monumentali romanzi della grande stagione letteraria dell’Isola.

Pagine intense e bellissime, anche queste, nelle quali finiscono inevitabilmente per intrecciarsi la grande Storia e le piccole storie degli uomini, con ambientazioni del tutto reali.

Siamo a Ortueri, piccolo e sperduto paese della Barbagia, dove si svolge la vicenda di una famiglia di pastori a partire dal 1890 fino all’immediato secondo dopoguerra. È un mondo agropastorale, quello ritratto con grande maestria dall’autore, costruito da fatiche quotidiane, dove la sopravvivenza umana è legata ai capricci delle stagioni e persino alla fortuna di non essere derubati nemmeno di poche decine di capi di bestiame; un mondo duro e arcaico, dominato da ataviche leggi non scritte che quelle ufficiali dello Stato non riescono del tutto a scardinare, mentre lo Stato stesso, attraverso i propri rappresentanti (un manipolo di carabinieri o un giudice di tribunale) viene visto dai più con sospetto e percepito soltanto come qualcosa di lontano che impone balzelli e con rapacità ghermisce giovani uomini per deportarli senza pietà al fronte di conflitti a loro in verità estranei; un mondo di faide e vendette infinite, dove i morti ammazzati per motivi di pascolo alimentano il pianto delle madri in lutto perenne.

Tutto ciò sullo sfondo di un paesaggio naturale, quello della Barbagia (isola nell’isola, come essa, non a torto, viene definita), di straordinario fascino e selvaggia bellezza, forte e indomito al pari del cuore dei latitanti che vi trovano sicuro rifugio.

Se, dunque, la narrazione ha luoghi di ambientazione assolutamente reali, Ortueri in primis, e fatti e personaggi possono mantenersi in bilico, com’è giusto che sia, tra realtà e fantasia, l´idea della vicenda narrata, invece, ha radici in una vera e propria odissea giudiziaria che vide protagonista un pastore barbaricino, il quale avrebbe poi trascorso la vecchiaia in un altro centro del Nuorese. In definitiva, anche se la scrittura si rivela molto spesso una grande, ammaliante bugia, esiste più verità che finzione in questa storia avvincente, pregna di valori ed emozioni e – come sussurra ogni pagina – scritta con il cuore.

Una trama molto ben congegnata che non mancherà di appassionare il pubblico, isolano e non solo, donandogli una lettura per davvero degna di nota.

Narratore di gran pregio è Nicolò Manca, classe 1943, militare di carriera rivelatosi un’autentica sorpresa letteraria. Sa enna ‘e s’anima è stato il suo primo romanzo, preceduto da un volume di tutt’altro genere, Da Calamosca a Calamosca – Alla ricerca di un esercito, pubblicato all’inizio degli anni Duemila.

Ortuerese di nascita, il generale Manca, ora in pensione, si è arruolato giovanissimo, prestando servizio in diverse città e regioni italiane. È stato il primo comandante sardo della Brigata Sassari, alla quale si fa spesso riferimento pure in questo libro; proprio al periodo del suo comando risale la composizione del noto inno Dimonios. Del 1997 sono le sue dimissioni dall’esercito, mentre poco più di un decennio fa è uscito il suo libro dal titolo L’antica maledizione, la cui vicenda riconduce al paese di Ortueri.

Sa enna 'e s'anima Book Cover Sa enna 'e s'anima
Nicolò Manca
Narrativa
GIA Editrice
2006
272 p.,