Adriana Sabato, giornalista, risiede a Belvedere Marittimo. Dopo il liceo classico si è laureata in DAMS Musica all'Università degli Studi di Bologna. Dal 1995 al 2014 ha scritto su La Provincia cosentina e il Quotidiano della Calabria. Gestisce il blog Non solo Belvedere. Ha pubblicato nel mese di marzo 2015 il saggio La musicalità della Divina Commedia, nel 2016 Tre racconti e nel 2017 il saggio Nuove frontiere percettive nel pianoforte di Chopin.

GIUSEPPE GIBBONI, ORGOGLIO ITALIANO

Di Adriana Sabato

Un filo sottile unisce i musicisti e i propri sensi e sensibilità; anzi direi proprio un udito raffinato insieme al desiderio di far conoscere la propria arte e i propri talenti.

Si, perché nel corso di una trasmissione in onda nella fascia preserale su RaiUno, il Maestro Peppe Vessicchio ospite della serata, nel presentare la nuova edizione del suo “Prodigi”, ha raccontato con orgoglio che il vincitore dell’edizione 2015 ha vinto da poco anche il Premio Paganini edizione 2021. Dopo ben ventiquattro anni il Premio, tenutosi a Genova dal 15 al 24 ottobre 2021, è andato dunque ad un italiano: il violinista Giuseppe Gibboni che nella serata finale ha eseguito il Concerto in re maggiore op. 35 di Pëtr Il′ič Čajkovskij e il Concerto n. 1 in re maggiore op. 6 di Niccolò Paganini, ottenendo una reazione entusiastica del pubblico e l’acclamazione da parte dell’orchestra.

Ma la notizia è passata sotto silenzio.  Ecco perché la prima viola della Scala di Milano il Maestro Danilo Rossi ha rimarcato con forza la questione scrivendo anche una lettera aperta al Presidente Sergio Mattarella, che si può leggere qui: https://www.7colli.it/mario-draghi-mattarella-cultura-sport-italia-grande-francesco-storace-47629/, evidenziando altresìche ignorare questo ed altri grandi trionfi significa, purtroppo, ignorare il posto che la cultura dovrebbe occupare nel nostro paese.

E scusate se è poco.

La polemica evidentemente non è passata inosservata e il giovane violinista è stato invitato dallo stesso Presidente al Quirinale, nel mese di novembre, ricevendo le congratulazioni da parte di Sergio Mattarella recandosi successivamente anche dal ministro della Cultura, Dario Franceschini.

Da qui, una serie di inviti in tv, hanno finalmente dato il via ai dovuti riconoscimenti ed onori finora riservati, senza nulla togliere a nessuno, soltanto a campioni e talenti in altre discipline.

IL VIOLINISTA

Giuseppe Gibboni, giovanissimo violinista campano nato nel 2001, è cresciuto in una famiglia di musicisti professionisti e, grazie ai primi insegnamenti dei genitori, a tre anni ha iniziato a suonare il violino con il padre e a 6 anni è stato ammesso per meriti straordinari al Conservatorio di musica statale. Diplomatosi a 15 anni con 10 e Lode e Menzione d’Onore presso il Conservatorio Giuseppe Martucci di Salerno, Giuseppe possiede già un corposo curriculum degno di nota.

Ha perfezionato i propri studi presso l’Accademia Stauffer di Cremona con il Maestro Salvatore Accardo: ha ricevuto il Diploma d’Onore ai corsi di Alto Perfezionamento all’Accademia Chigiana nel 2016. Dall’anno Accademico 2016 è stato ammesso al corso di Alto Perfezionamento presso l’Accademia Perosi di Biella con Borsa di Studio Triennale CRT nella classe di Pavel Berman. Ha seguito masterclass con Accardo, Berman, Tretyakov, De Angelis, Fiorini. Ha partecipato a vari concorsi nazionali ed internazionali classificandosi sempre al I° posto (…) Per ora ci fermiamo qui.

IL PREMIO

 Il Concorso Internazionale di Violino “Premio Paganini” fu fondato nel 1954 con lo scopo di realizzare una competizione violinistica a livello internazionale che desse grande prestigio a Genova e permettesse di scoprire nuovi giovani talenti.
Il Premio è ben presto diventato per la città di Genova un evento di prestigio e di richiamo internazionale. Dalla sua fondazione il Concorso ha laureato artisti importanti, tra i quali, Gyorgy Pauk, Gérard Poulet, Salvatore Accardo, Gidon Kremer, Ilya Grubert e, in tempi più recenti, Massimo Quarta, Giovanni Angeleri, Leonidas Kavakos, Ilya Gringolts e Sayaka Shoji, rappresentando di fatto un ottimo trampolino di lancio per le loro carriere artistiche.

IL COMMENTO

Maestro Salvatore Accardo: Giuseppe Gibboni è uno dei talenti più straordinari che abbia conosciuto. Possiede un’intonazione perfetta, una tecnica strabiliante in tutti i suoi aspetti, un suono molto affascinante e una musicalità sincera. Sono sicuro che avrà tutti i successi che merita.

Assessore alle Politiche culturali del Comune di Genova Barbara Grosso: è una grande emozione proclamare il vincitore del Premio Paganini, proprio nel giorno in cui abbiamo inaugurato la statua del grande violinista genovese, collocata davanti al Teatro Carlo Felice. A Giuseppe Gibboni, che si è aggiudicato il Premio Paganini, vanno le mie vivissime congratulazioni.

Cosa aggiungere dopo lo splendore delle parole che rendono il giusto merito ad un giovane talento espresse da personalità tanto illustri? Si può solo augurare a Giuseppe Gibboni di proseguire lungo la strada del successo che ha appena intrapreso, restando sempre se stesso, fedele a tutti quegli insegnamenti e quegli esempi ricevuti in primis dalla sua famiglia e dai suoi illustri Maestri sperando di riuscire a provare molto presto l’emozione di ascoltarlo dal vivo.

Qui un assaggio della sua arte: cliccare QUI

L’immagine di copertina è presa dal sito ilsoleelenuvole.it