Antonio Di Gennaro è uno studioso di Emil Cioran. I suoi studi si concentrano, in particolare, su testi inediti, interviste e carteggi. E' autore, tra le altre cose, del saggio Metafisica dell'addio: studi su Emil Cioran.

Forse un Dio

A chi racconteremo la nostra povertà?
In questo corpo, in questa carne,
[solitudine in cammino]
tracceremo col silenzio le parole
che un Dio ascolterà,
[forse un Dio],
Lui, il Divino – [o nostra idea],
ci offrirà riposo.


Pensieri di un borghese

Noi siamo.
Ci accorgiamo del nostro essere.
Esistenze che sanno di esserci.
[Al mondo].
Siamo e il nostro essere è un divenire.
Siamo nella decisione che prendiamo.
Siamo nel tempo.
Siamo il tempo che viviamo.
Siamo nella povertà del nostro essere:
[bisogno].
Siamo nell’errore,
viandanti che chiedono senso.
Dio nostro senso.
Siamo nel silenzio che ascoltiamo,
nella quiete che non abbiamo.
Il fluire la verità del tempo.
Dio nostro compagno…
ora.


Perché

Chissà come il tuo sguardo
s’ostina a fissare l’asfalto
e fugge il mio.
Tutto hai rimosso
o forse è il rimorso
a divorarti l’anima.
…Amore,
se io potessi ancora,
ti chiederei: perché?


Precarietà

Tutto,
ovunque è nulla.
Debolezza dell’essere,
vacilla la vita,
noi e il mondo,
tempo.
Senso,
[unità immaginaria],
crisi e crollo,
si ricomincia,
da qui in poi
niente.


L’inganno di Dio

Mi son rimesso nelle mani di Dio,
ma Lui le ha ritirate.
Al momento opportuno
ha ritrattato ogni promessa
e tramutato in inganno i suoi disegni.
Che Dio burlone è mai questo,
che ci getta nella vita
e poi ci prova – [nella carne e nella mente]
al di sopra delle nostre stesse possibilità?
Qual è il senso di questo giocare assurdo?
Questione di ottimismo è la fede
e il nostro stare al mondo
un’inutile condanna da scontare.

Poesie tratte da Accadimento onirico, Nulladie Edizioni