Affreschi strappati di Giuseppe Settanni Edizioni Ensemble, 2022

Su segnalazione della nostra collaboratrice Laura Vargiu

arriveranno martedì

in un involucro di polietilene

protetti

da millenni

ci mandavano solo cartoline

ma ora scrosteremo il loro intonaco

troveremo argilla

sotto i dipinti?

subito dopo andranno via

– i signori elargiscono con parsimonia –

anche se forse non immaginano

cosa possa creare un incontro


una dopo l’altra

a milioni

che potresti farne un album

un sintomo a ogni ora,

la logica dell’assuefazione:

ossessionare con garbo e insinuare aspirazioni


attorcigliato sconquassato soltanto ipotizzato:

stritola piano, questo pantheon di itterici

la meccanica

uno due e poi ancora uno due tre quattro

ansie inconsapevoli

circonvenzione di carapaci

virgole, al massimo

sul letto, a trascorrere

morituri moribondi

un rintocco, è l’ora

e la luce si spegne da sola


mandagli le tue vicissitudini

avvolte da una scorza di limone

quando le aprirà

e se avrà voglia

di uno spiffero di verità

vedrai che si piegherà

alla tua consistenza

Dalla prefazione di Ilaria Triggiani

“Cosa fa di un verso, una poesia? Cosa rende un uomo, anche un poeta?

Sono queste le domande da porsi al termine di Affreschi strappati, terza pubblicazione di Giuseppe Settanni, arrivata un po’ insieme alla stessa maturità anagrafica dell’autore.

Forse perché, già dal titolo, si avvertiva un senso di rottura,

un piccolo momento – o motivo? – di ribellione, un’inquietudine non ancora risolta, ma finalmente rivelata. […]”

Giuseppe Settanni

Nota biografica dell’autore

Giuseppe Settanni è nato a San Giovanni Rotondo (FG) nel 1981 e vive a Fano (PU). Laureato in Giurisprudenza, è avvocato e docente universitario presso l’Università di Urbino. Ha pubblicato la silloge poetica Blu (Edizioni Ensemble, 2019 – Premio A.F.Pecci) e, da ultimo, la raccolta Affreschi strappati (Edizioni Ensemble, 2022). Con la poesia Fratture non scomposte è risultato vincitore al Premio Nazionale di Poesia Inedita Ossi di Seppia 2019 e con la lirica Il museo delle mancanze ha vinto il Premio Ariodante Marianni 2020; il suo testo Delirio dell’amore bestiale, invece, gli è valso il Premio Roberta Perillo al Concorso Ciò che Caino non sa 2020, mentre con la composizione Il richiamo è risultato vincitore assoluto al Premio Besio 1860. Ha ricevuto il Gran premio della giuria nel concorso I colori dell’anima (con In un logaritmo) e la sua poesia visiva Dialoghi è stata esposta alla Biennale di arte contemporanea “Luglio a Palazzo Merizzi 2021”. Suoi testi sono pubblicati su vari blog e siti letterari, quali Poesia del nostro tempo, Poetarum silvaLa presenza di Erato, L’Altrove – Appunti di poesiaCalcio alla poesiaMargutte, L’Altrove, l’angolo Poesia del quotidiano La RepubblicaInverso – Giornale di poesiaPoliscritture, l’Angolo degli inediti di Stampa 2009, Condividendo poesiaPoetry factory Le stanze di carta.