Vivo a Catania, sono pediatra. Ho scritto molti racconti pubblicati in antologie. Uno in particolare, Il violinista, è in fase di stampa Così come una raccolta di miei racconti(19) è in fase di imminente pubblicazione. Sono arrivato finalista al concorso internazionale di poesia il Federiciano, con la poesia La spiaggetta.

Smarrimento

Vuote le strade, nude le  speranze,   

un brillio di pupille cieche

scorgo in nascoste sembianze.

Ardori, abbracci e carezze:

svanite paiono queste sorelle.

L’angelo lui pure indugia,

il pietoso aiuto negando

Sagome vane e stanche

siamo, più nulla cerchiamo:

né denaro, né successo,

non la gloria e persino Dio.

Nella nebbia di sciocche parole,

l’uomo il sorriso nasconde,

lo sguardo in terra posato,

di rivivere ormai disperato.

Apparirà un altro uomo,

colmo di tali ferite,

forse migliore, e conscio

di tanti diversi fratelli


Noi

Gira, rigira, ruota, cerca,

le mani sciolte,  spento lo sguardo. 

Ogni sogno  ormai   vano, 

 sorto   solo da  pensiero insano,  da  lieve e fiera speranza

La forza  d’amare già arranca, 

mentre  pietosa e debole bugia

la  verità vela  come  marea. 

In quel  pozzo ormai quasi  nero, 

ci siamo noi,

che non parliamo perché ci capiamo,

 perché insieme ridiamo.


La roccia e il mare

L’informe  roccia nera scorgo,

 l’insegue vicino il mare,

 azzurro è il cielo  sospeso,  

levo timido  un sorriso.

L’altalena ondeggia  impazzita:

nero  azzurro, azzurro e  nero:

il   cammino guardo smarrito.

Mentre fuggo, mentre corro,

I colori  più non scorgo,

solo   uguale,  unico brusio,

di antica massa  grigia.

Stremato, resto immobile a terra,

l’oscurità  cade  piano, si ferma.

Sorgerà   poi ancora l’alba,

pallida, lucente, come  fiaba.  

L’immagine di copertina è Scena di strada berlinese, di Ernst Ludwig Kirchner