Laura Vargiu è nata a Iglesias, nel sud della Sardegna. Laureata in Scienze Politiche presso l’Università degli Studi di Cagliari con una tesi in Storia e istituzioni del mondo musulmano, è presente con poesie e racconti in diverse raccolte antologiche nazionali. Vincitrice del Premio Letterario “La Mole” di Torino nel 2013 e autrice di alcune pubblicazioni di poesia e prosa, tra cui “Il cane Comunista e altri racconti” (L'ArgoLibro Editore), fa parte della redazione della rivista di poesia e critica letteraria “Nuova Euterpe” e della giuria di alcuni concorsi letterari.

Una forma di magia. Pensieri sull’arte

Di Laura Vargiu

Pablo Picasso: nel cinquantenario della morte la nuova edizione di un volumetto delle Edizioni Via del Vento che raccoglie i pensieri sull’arte del celebre pittore spagnolo

Ricorre quest’anno il cinquantenario della morte di Pablo Picasso, nato in Spagna nell’ottobre del 1881 e scomparso in Francia nell’aprile del 1973. Un nome, il suo, che senza dubbio non necessita di presentazioni e che resta di diritto tra quelli degli artisti più importanti e geniali del secolo scorso.

In occasione di tale anniversario, la casa editrice pistoiese Edizioni Via del Vento ha riproposto una nuova edizione ampliata del volumetto, già in catalogo dal 2008, che era stato dedicato al celebre andaluso. Una piccola, ma preziosa pubblicazione a cura e traduzione di Antonio Castronuovo, scrittore e traduttore, nonché tra i collaboratori di lunga data dell’editore Fabrizio Zollo che da oltre tre decenni con passione e coraggio (e oggi occorre averne veramente quando si tratta di piccola editoria) porta avanti un lavoro a dir poco degno di nota, alla instancabile ricerca di testi inediti e rari del Novecento e di grandi autori talvolta addirittura semisconosciuti nel nostro Paese.  

Questo volumetto – il n° 54 della collana «I quaderni di via del Vento» che, cessata pochi anni fa, alterna testi di letterati e artisti italiani e stranieri – raccoglie materiale frammentario tratto da una ricca e variegata bibliografia in lingua francese; i brani, talvolta quasi lapidari, talaltra un po’ più corposi pur nella propria brevità, non erano mai stati pubblicati in Italia; pensieri inediti di Picasso attraverso cui è possibile conoscere le sue concezioni sull’arte che finiscono per intrecciarsi a considerazioni relative all’esistenza.

«Non c’è mai un momento in cui puoi dire: ho lavorato bene e domani è domenica. Non appena ti fermi, ecco che ricominci. Puoi anche lasciare una tela da parte dicendo che non la toccherai più. Ma non puoi mai mettere la parola fine.»

Il risultato è una breve antologia che offe una lettura scorrevole e di particolare piacevolezza, grazie alla quale ci si può avvicinare alla vita e all’opera di un artista che, ben conscio dello scorrere inarrestabile del tempo, dipingeva «come altri scrivono l’autobiografia» paragonando le sue tele alle pagine di un diario da lasciare in eredità a un futuro su cui ricadrà il compito di esprimere un giudizio su quelle stesse pagine e tra esse operare una scelta.

«Il mio atelier è una sorta di laboratorio. Come in tutte le esperienze, ce ne sono che riescono e altre che falliscono. […] Per amare la mia pittura, bisogna davvero che siano masochisti… […] Le mie tele sono giudicate graziose, o comunque la gente trova che siano tali. Tanto meglio. L’interessante è la loro creazione, la sistemazione di ogni linea, il passaggio da uno stato all’altro. La pittura è così: poesia e filosofia al contempo.»

Numerosi i passi che meriterebbero di essere citati, tanto risultano nell’insieme interessanti, a cominciare dal primo in cui si spiega quale sia il vero significato della pittura con la sua «forma di magia». Lasciamo però al lettore il piacere di scoprirli immergendosi nei pensieri sparsi di Picasso che prendono corpo in una prosa dai toni davvero accattivanti e coinvolgenti. Impreziosiscono queste pagine le riproduzioni di ben diciannove opere realizzate dal maestro con differenti tecniche in un arco di tempo inquadrabile tra il 1897 e il 1954. Si raccomanda, inoltre, di non perdere la pregevole postfazione, firmata dal curatore, dove viene raccontato qualche curioso retroscena relativo al famoso dipinto, conservato al Museum of Modern Art di New York, Les demoiselles d’Avignon che, in verità, non riguarda – come lo stesso Castronuovo ben sottolinea con la sua bella prosa anch’essa molto accattivante – «l’Avignone dei papi, quelli scismatici», ma una strada della città di Barcellona dalla nomea decisamente meno spirituale.

Una forma di magia. Pensieri sull'arte Book Cover Una forma di magia. Pensieri sull'arte
Pablo Picasso
Prosa, pensieri
Edizioni Via del Vento
2023
48 p., brossura