Vladimir D’Amora è nato a Napoli nel 1974. In poesia ha pubblicato Pornogrammia , Edizioni Galleria Mazzoli, 2015 (finalista Premio Fiumicino 2015), Neapolitana Membra , Arcipelago Itaca, 2016 (Premio Itaca 2016) Anima giocattolo (finalista Premio Trivio 2016)

Decidere Vivere

Di Vladimir D’Amora

1. La decisione concerne la verità, la menzogna. Ne va tuttavia dell’Unico. Non una solitudine di cui ci si serva escludendo altro, ma ogni altro accogliendosi. Questo uno, questo solo – prima… 1a. Se, in una vita, viviamo già sempre presupponendo una vita, vivendo come se già avessimo sempre vita per la vita, avendola già prima di averla, una vita: cosí che la vita, che viviamo, mai unica è ma immancabilmente catturata dalla sua fuga stessa; in questa vita stessa, allora, e non in un’altra, stiamo assolutamente senza vita nella vita… Una vita, cioè, che non finge di essere vissuta prima di essere vita: una vita per la quale, cioè, non abbiamo vita.

2. Una vita cerchiamo una vita non coincidente con alcuna altra, una vita rimossa remota una vita discordante: una vita che è unica proprio perché la sua realtà vive attraverso ogni altra vita. Non una vita, ma la vita unica. Una unicità cui partecipiamo veramente, possibilmente: una unicità comune e sempre già divisa: perché scegliere e prendere partito è solo il raggiungere una vita unica. Noi che vivendo possiamo solo viverla, una vita: noi che non possiamo vivere unicamente la vera vita, non possiamo vivere soltanto il nostro vivere.

3. Una-unica-vita insieme impartecipabile e divisa non è un destino perché non è mai non ancora una vita significativa, una vita identificabile. La vita non avviene a chi non è ancora la sua vita. Una vita piuttosto ci è intatta e lontana e non ci è destinata: come quando, nel nome della vita, di fronte a lei siamo senza vita… Saremo carichi di destino solo se giuriamo, di fronte alla vita, di poterla incontrare avendola come qualcosa che viva oltre la vita…

4. Una vita promette vanamente. Una vita promette un suo senso. Una vita raccoglie con pietà proprio questa promessa, ne vive la vanità, senza imporre vita a vita ma assolutamente esponendola: laddove e quando il vano e il cordiale coincidono. Questa vita: qui: decide la sua verità. Decide di viversi unicamente vuota. Decide, ciò è, questa vanità stessa.