Ha trent'anni e scrive racconti.

 I GIORNI DEL COVID GIORNO 12  

I militari stavano riuniti vicino ai giardini, era mezzogiono e stavano controllando il territorio. Ogni tanto buttavano l’occhio su qualche “gonnella”che passava frettolosa davanti a loro. Non avevano molto da fare, la via era deserta, le auto erano poche, e non avevano molta voglia di fare il proprio dovere. Jim Spaccachiodi era famoso perchè aveva tanti soldi e si annoiava. Oggi poi, gli amici erano tutti a casa e lui guardava fisso il suo bar preferito chiuso. Il gruppetto di uomini, vestiti in tuta militare stavano discutendo animosamente, con uno di loro. Era un tipo dall’accento meridionale. Si vedeva che ce la stava mettendo tutta per farsi rispettare, ma lottare contro otto uomini non era facile.

-Tu hai sbagliato, e non è la prima volta che te lo diciamo. Tu devi fare come diciamo noi. -fece un altro- Lo sai che il capitano non transige su questo. Ma, ma….io…-e non riusci a finire la frase.-

-Del Giusto, la prossima volta lo fermi e lo controlli come si deve. -Capito!-intervenne il sottuficiale piuù alto in grado.

A questo punto jim ebbe un’idea. Si avvicinò camminando in maniera normale verso il gruppo. Poi cercando di attirare la loro attenzione

-Scusate signori ma voi sapete che la legge vieta assembramenti. Lo sapete che potete diffondere il COVID.

Prima che questi potessero reagire tirò fuori dalla sua borsa lo spray che usava per odorare il water di casa e incominciò a spruzzarlo verso gli stivaloni dei militari.

-Ora è tutto a posto, il virus sta li a terra basta calpestarlo e vedete che scompare.  GIORNO 12       

 In copertina “Lord, have mercy on London”, 1665, xilografia (particolare)