Nata a Napoli è laureata in lettere. Particolarmente interessata alle scienze umanistiche, ama leggere e ha una particolare predilezione per la lingua latina ed a questo proposito è stata coinvolta come esperta presso la scuola elementare C.Colombo di Frattaminore in un progetto di insegnamento di questa disciplina nelle classi quarte e quinte. A tutt’oggi si interessa di recesioni di libri di narrativa, romanzi e poesie. Attualmente è elemento di giuria nell’Associazione Culturale “ Atella In Arte “ sita in Frattaminore.

Note su Fiori estinti

Di Liliana Scarparo

Non è stato facile illustrare e recensire la raccolta di poesie “ Fiori estinti” di Mattia Tarantino. Questa raccolta rappresenta un modo originale ed alquanto singolare di fare poesia.

La scrittura e il significato delle liriche, acquistano un senso nuovo perché danno alle parole un’intensità che va oltre il loro senso semantico. Questa raccolta innanzitutto, mette in evidenza la profonda cultura dell’autore (nato nel 2001) che a trecentosessanta gradi ruota intorno a temi complessi e di difficile interpretazione. Tutto questo può sembrare un limite o addirittura un ostacolo all’interpretazione delle stesse, invece offrono al lettore la possibilità di entrare nel mondo interiore del poeta e forse in se stessi.

Mattia Tarantino (Foto da laboratoriopoesia.it)

Il genere che propone la raccolta è un viaggio a ritroso nel tempo che riprende temi ancestrali e primordiali, prima della nascita, nella vita, dopo la morte, che in ordine sparso portano il lettore verso il misterioso, l’occulto, l’esoterico che non spaventa ma affascina. Il prima e il dopo sono dimensioni temporali che il poeta supera con una concezione esistenzialistica della vita( Tardo Romanticismo). Le sue liriche senza rima, senza schemi fissi, sono affidate alla parola e già come disse il celebre poeta Mallarmè: Le parole implicano sempre una separazione tra il soggetto e l’oggetto ed inoltre una separazione tra la parola stessa e i designata.

La parola tende a perdere il suo significato nel corso dei millenni e come conseguenza si arriva inevitabilmente alla pseudo incomprensione. Questo limite diventa forza e cerca di andare oltre. Le parole definiscono, infrangono, trasformano, espandono fino alle nostre percezioni per passare dal notum all’ingnotum e quindi novum. Quando la parola recupera il suo valore ecco che l’artista fa nascere le stesse da un’ ambiguità che non è confusione, ma è sintomo di confronto, apertura al possibile, al fantastico a ciò che finalmente è e può essere.

Fiori estinti Book Cover Fiori estinti
Mattia Tarantino
Poesia
Terra d'Ulivi
2019
148 p., brossura