Medensky è un artista poliedrico che viaggia tra musica, teatro, tv e scrittura

Astronauti

è un mondo di uomini 

astronauti 

e di donne 

che hanno sempre un progetto 

e sfuggire all’orbita di quel piano 

è un privilegio 

un reato da studiare con lucidità 

è un mondo di uomini e animali 

e ogni tanto chi ama troppo gli animali

non si ricorda abbastanza degli uomini

ne di essere uomo 

è un mondo di donne 

che chiedono lune 

e altre che sono lune 

sirene confuse 

che cantano canzoni 

scritte a caso 

con parole a caso 

e tutti ci caschiamo dentro 

perché anche noi siamo inchiostri trasparenti versati a caso 

siamo occhi dietro finestre 

e ogni tanto ci inquadrano 

e diamo il meglio di noi 

dietro il vetro 

altre volte siamo riflessi che attraversano quel vetro su stelle cadenti 

e poi siamo poesia 

caduta in frammenti attraversando la vita 

e portafortuna incastrati tra un sasso e l’altro 

figli dimenticati

amati mai abbastanza 

e piccole onde di lago 

e lamentele di anatre affamate 

e pezzi di legno piantati che ci fanno camminare sull’acqua 

regalandoci piccoli miracoli    

macchie bianche sulle lenzuola 

e silenzi che creano un vuoto 

alcune volte estenuante 

altre necessario 

siamo alberi con i nomi 

figli di nessuno 

che si credono qualcuno 

imitatori di dei 

sbagliatori professionisti 

miseri per qualche Dio 

ma vivi per dispetto 

algoritmi di gelatina 

capelli sparsi 

e pastiglie colorate sotto lampadine impazzite 

detriti e meteoriti 

siamo soli di jazz 

mai uguali 

con la gonna 

coi fucili 

siamo coltelli sul collo 

sotto riflettori blu 

ci dimentichiamo perché siamo partiti

per poi tornare a casa e trovare qualcosa di caldo 

e fare figli 

ma non occuparci troppo di loro quando diventano grandi 

siamo vestiti eleganti con la paura nel taschino 

calze a rete con la luce dentro 

siamo chilometri di pelle se la contiamo a fili di seta 

certi giorni villani e certi altri giorni signori 

lasciamo tracce di sudore 

su altre pelli 

di nascosto facciamo cose discutibili 

come l’amore sui sedili 

con donne di altri

essendo uomini di altre o viceversa

leggiamo scritte di luce senza ricordarle 

festeggiamo capodanni 

e facciamo oroscopi cinesi 

siamo elefanti che saltano  

e altre volte scimmie 

vestite a festa 

che cercano le parole

per corteggiare ancora quel domani che vogliamo sbranare 

in ogni oggi che non è mai abbastanza 

con in tasca il rimpianto di uno ieri sbiadito

che come la metti la metti

non potrà tornare a stupirti 

M.Medensky con illustrazione di Sisto