Luca Morettini Paracucchi, nato il 24 febbraio 1988. Lucchese da tutta la vita, Viterbese da qualche tempo. Ho una passione molto forte per ciò che riguarda il cinema, la letteratura, la musica, il mondo dei fumetti e dell'arte in generale. Tra le mie passioni hanno un posto di rilievo il mondo del punk e certi aspetti della cultura cosidetta nerd. Scrivo da quando avevo otto anni, recentemente ho ripreso dopo un periodo di stop. Spero sia la volta buona

Romanzo esplicito. Partiamo dall’inizio

Di Luca Morettini

Non so se si tratta d’insicurezza o d’inadeguatezza, ma più passano gli anni e più mi rendo conto che di fronte ad un personaggio pubblico faccio sempre qualche figura barbina. E al Lucca Comics 2022, dove quello che io chiamo il posto più bello del mondo riemerge prepotente e forte nella sua magia colorata dei tempi pre covid, non si fanno certo eccezioni. Ho la possibilità di poter chiedere un disegno con dedica a Josephine Yole Signorelli, meglio conosciuta come Fumettibrutti e di fronte alla pagina bianca in attesa di essere calcata da un evidenziatore nero mi domanda “tette o culo?”, in riferimento al disegno da fare.

Perché Fumettibrutti racconta d’amore, sesso, sessualità e corpi e lo fa con un linguaggio immediato e senza passare da giri di parole in una narrazione che sa essere cruda e disincantata. Domanda legittima.

Non la mia risposta in cui, dopo aver scelto, per la cronaca, le tette, DEVO assolutamente ribadire, in un vortice d’incespicamento vocale e gesti fantozziani, quanto io sia in realtà una persona un po’ pudica su certi argomenti. Come se fosse rilevante o degno di nota.

Ma Josephine è carina e gentile. Fa la dedica e scambia amichevolmente qualche parola. Forse non mi prende per scemo, fortunatamente.

Mi chiede da quanto la seguo e le rispondo che fino a quel momento ho seguito le sue cose su instagram e che il volume che ho acquistato poco prima, la sua opera d’esordio, è il mio punto di partenza per conoscere il suo lavoro. Mi sembra giusto iniziare dalle basi.

E Josephine, come un avvertimento, mi dice che quella è una storia tosta.

In effetti Romanzo Esplicito è veramente una storia tosta. Ma non nel senso che immaginavo io. Non mi ha fatto male, non mi ha colpito duramente. E’ invece entrata dentro di me e mi ha spinto a ragionarci e ripensarci. A guardare più di una volta le sue vignette e le sue didascalie alla ricerca del dolore e del male che l’attraversa. Romanzo Esplicito è una storia d’amore passata e un’esistenza solitaria presente. Giallo è il flashback, blu il quotidiano. Bastano due colori, lo stile di Fumettibrutti caratterizzato da pochi elementi, un lieve accenno agli oggetti, il tratto che spesso si spezza nel contornare i volti. Il resto sta tutto in una storia che si divide tra la gioia dei ricordi di un amore e il disperato bisogno di ritornare ad essere la ragazza che era in un presente che la vede sola e allo sbando. E’ un tema ripetuto in milioni di modi e d’aspetti, ma qui c’è la realtà buttata violentemente sulla carta, condividere uno stato d’animo che ha il sapore dell’umanità perché questa è l’umanità e siamo passati tutto attraverso questa sensazione. Josephine ci aggiunge la fisicità, il sesso, la nudità vista come piacere e fragilità nello stesso tempo, la disillusione e un gran vuoto nel petto e nel cuore. Mostra e dice pochissimo, comunica un intero mondo.

Chiudo con una riflessione finale e spero che non sia fuori luogo, ma tant’è, il fiume delle parole scorre veloce: recentemente pure io mi sono accodato nel mondo della narrativa con un romanzo d’esordio in cui ho riversato tutto il mio essere fino quasi a svuotarmi. E l’ho buttato nel mondo. E chi lo ha letto ora sa più di me e specialmente all’inizio mi sono sentito scoperto, quasi trasparente.

Forse non è importante ma mi chiedo come si sia sentita Josephine dopo la pubblicazione di Romanzo Esplicito. Perché confessarsi non è mai facile, ma quando lo si fa si percorre fino in fondo la strada e non ci si volta più indietro. Fino a fare e farsi male. Tre anni dopo la pubblicazione mi domando se di tutto questo dolore sia rimasto il giallo del flashback o il blu dell’esistenza presente.

Sono partito alla scoperta del lavoro e dell’arte di Fumettibrutti. E non mi fermerò.

P.s. grazie ancora per la dedica.

Romanzo esplicito Book Cover Romanzo esplicito
Feltrinelli Comics
Fumettibrutti
Fumetti/narrativa
Feltrinelli
2018
144 p., Ill, brossura