Luca Morettini Paracucchi, nato il 24 febbraio 1988. Lucchese da tutta la vita, Viterbese da qualche tempo. Ho una passione molto forte per ciò che riguarda il cinema, la letteratura, la musica, il mondo dei fumetti e dell'arte in generale. Tra le mie passioni hanno un posto di rilievo il mondo del punk e certi aspetti della cultura cosidetta nerd. Scrivo da quando avevo otto anni, recentemente ho ripreso dopo un periodo di stop. Spero sia la volta buona

Socrate, la graphic novel sul primo martire delle idee

Di Luca Morettini

Osservo da parecchio tempo il foglio bianco e parafrasando quindi il celebre filosofo greco, “so di non sapere” quello che vorrei scrivere e onestamente mi sfugge il perché. Mi verrebbe quasi da pensare di non essere all’altezza di parlare dell’opera per cui sto battendo i tasti del mio computer. Avverto quasi una specie di prudenza nel formulare concetti e metterli assieme uno accanto all’altro. Ma se è vero che l’affermazione “so di non sapere” nascondeva dietro di sé una smisurata voglia di conoscere (ciò che rendeva Socrate più sapiente degli altri) allora anche io nascondo il desiderio di poter esprimere il mio pensiero su questo lavoro Socrate pubblicato dalla casa editrice Becco Giallo nel giugno scorso, scritto da Francesco Barilli e disegnato da Alessandro Ranghiasci (di cui avevo già parlato qualche parola fa con la recensione della graphic novel su Primo Levi).

Mi si potrebbe contestare il fatto che io mi appresti a parlarne adesso a distanza di mesi. Ma vi giuro, sorpassano le dita d’entrambe le mani le volte che ho iniziato e cestinato la recensione. In fondo si tratta di un lavoro con una sua intrinseca nobiltà d’animo e come tale bisognerebbe approcciarsi quando si vuole leggerlo, analizzarlo, sviscerarlo nei suoi contenuti. Però, in fondo, è giusto che sia andata così e non abbia cavalcato l’onda degli articoli usciti in seguito alla pubblicazione di Socrate. Della bellezza e dell’arte si deve parlare sempre e in ogni occasione. Non hanno una scadenza.

Come ben noto il filosofo non lasciò nessuna opera relativa al suo pensiero, convinto che la parola scritta non potesse contenere le risposte alle domande che ognuno di noi si pone e prediligendone la diffusione tramite l’oralità. Tale onore e onere se lo caricarono sulle spalle diversi suoi allievi, primo fra tutti il più celebre di essi, Platone. La sua Apologia di Socrate così come il Critone restano le più veritiere e accurate testimonianze riguardo al processo in cui venne condannato a morte nel 399 a.C ad Atene.

Sfogliare le pagine della graphic novel è come fare un’immersione in quelle stesse opere, là dove le parole si tramutano in disegni e prendono forma sotto i nostri occhi. La fedeltà alle fonti storiche e letterarie è totale. Assistiamo in prima persona al processo di quello che la quarta di copertina definisce il primo martire per le proprie idee, ne percorriamo le teorie, le supposizioni. Lo vediamo stagliarsi con lo sguardo deciso verso i giudici e i suoi accusatori e accettare un destino palesemente ingiusto a cui va incontro senza alcun timore o risentimento, rifiutando addirittura un piano per fuggire in esilio. Fedele solo a sé stesso, i suoi pensieri, alla filosofia a cui ha dedicato interamente il corpo e l’anima.

Se la scrittura da questo punto di vista eccelle, i disegni non sono certo da meno. Rispetto all’esordio Ranghiasci esibisce un tratto diverso: pulito, sobrio ed elegante, con una bella contrapposizione fra il colore e il bianco nero dei flash back. Solo la parte finale, con la morte “consapevole” (per citare un pezzo di Battiato) di Socrate vale tutta la bellezza intrinseca nel lavoro. Il salto di qualità risulta palese sotto gli occhi.

Non è una lettura immediata e sicuramente questo dobbiamo riconoscerlo. Perlomeno, per chi scrive non è stato proprio così. Resta il fatto che comunque sia Socrate è una vera e propria guida attraverso una pagina di Storia e soprattutto di ricerca dell’intelletto umano che ammalia e incanta.

Socrate non volle mai essere un politico e distingueva da esso il filosofo. Non voleva occuparsene, diceva di sentire dentro di sé una voce che glielo impediva. E pure il sottoscritto, avviandosi lentamente a concludere un’impresa che sembrava senza fine, sente una voce che gli suggerirebbe di ricominciare daccapo per non essere riuscito a dire esplicitamente perché vale la pena leggere questo fumetto.

Allora il mio consiglio è questo: voi fatelo e trovate le vostre parole per dimostrare la mia affermazione.

Probabilmente anche questa è filosofia.

Socrate Book Cover Socrate
Francesco Barilli; Alessandro Ranghiasci
Graphic novel
Becco Giallo
2020
160 p., ill, brossura