Isabella Mariucci Iacolenna nasce a Roma nel 1979. Nel 2012 si trasferisce nel territorio della Tuscia. Dopo il diploma di maturità artistico sperimentale in architettura si laurea in storia e conservazione del patrimonio artistico allʼUniversità degli studi di RomaTre. Presso il Cirps Consortium della Regione Lazio si qualifica come operatrice museale, si certifica come grafica presso l’istuto Cefi design e si diploma con il massimo dei voti come illustratrice alla Scuola Internazionale di Comics. Nel 2012 in collaborazione con gli illustratori Bardzki, Sacripanti e Bellavita fonda lo studio di illustrazione e grafica “Freelance Art Collective” Nel 2013 il racconto “La Quercia e la Stella” vince il terzo posto nel concorso la Casa della Fantasia. Nel 2014 viene pubblicata come illustratrice in “Pearls of Juggling” di Anthony Trahair. Nel 2015 l’opera “vite in volo” è vincitrice del concorso diritti d’immagine in collaborazione con l’università di Bologna in occasione del festival internazionale della storia. Nello stesso anno la sua opera ” A cuor leggero” è in mostra al festival di illustramente, così come “Pescando le stelle” per il premio Acrib Scarpetta d’oro 2015. Nel 2016 vince la menzione speciale per il Ginko art international word con le opere sky juggling e city juggling nello stesso anno crea il marchio Très Mode Auteur in collaborazione con la stilista Francesca Rizzello e la fotografa Pamela Adinolfi Dal 2017 insegna illustrazione presso il suo laboratorio artistico Opificio delle Fiabe tenendo corsi sia per bambini che per adulti. www.opificiodellefiabe.com

Di Isabella Mariucci Iacolenna

ABUELITA

(NONNINA SI PERSE AL MERCATO VENERDI’ NELL’ORA DI PUNTA IN UN GIORNO DI PIOGGIA )

Nonnina era una donna piccina, amava i gatti, le pesche coi fichi secchi e profumava di viole.

Illustrazione di Isabella Mariucci Iacolenna

Ogni venerdì Nonnina mi portava al mercato nell’ora di punta, spesso pioveva ma non le importava,  comprava pesche e fichi secchi poi mi stringeva la mano e di corsa mi portava in collina.

Nonnina mi raccontava sempre che su quella collina sotto al grande albero conobbe mio nonno.

Lei era giovane e piangeva per Pedro, il suo gatto che era rimasto incastrato fra i rami.

Il nonno che passava di lì si arrampicò e lo salvò, così per dire grazie Nonnina lo baciò.

Si amarono tanto diceva, finché non scoppiò la guerra che con il suo odio tutto distrugge e tutti separa.

Prima di partire il nonno la portò sulla collina e le disse di aspettarlo lì ogni venerdì con un cesto di pesche e fichi secchi,  perché quando sarebbe tornato, sarebbe stato stanco e affamato ma di certo ancora più innamorato; così se ne andò e Nonnina lo aspettò.

Ogni venerdì Nonnina, sotto quell’albero in collina lo aspettava, il tempo passava e Nonnina aspettava.

Lo aspettava, mentre aspettava mia mamma.

Lo aspettava mentre mia mamma mi aspettava.

Lo aspettava con me tutti i venerdì su quella collina sotto al grande albero con un cesto di pesche e fichi secchi, e io mi addormentavo fra le sue braccia cullato dal suo profumo di viole.

Un venerdì, come ogni venerdì andammo al mercato, comprammo le pesche e i fichi secchi

ma quando le strinsi la mano per andare di corsa in collina Nonnina non c’era più.

Mi guardai in giro spaesato e la vidi che correva via con un gatto, le corsi dietro ma sparì.

La cercai ovunque e con me la cercò tutto il mercato finché la trovammo, Nonnina dormiva rannicchiata in una cassetta di cavoli, aveva il volto disteso con un gran sorriso e sembrava più piccina di me.

Mi dissero che non si sarebbe più svegliata, mi venne da piangere ma quando alzai lo sguardo vidi di nuovo quel gatto, correva verso la collina e allora sorrisi perché fui certo che Nonnina era già lì,  sotto al grande albero con un cesto di pesche e fichi secchi, stavolta, finalmente, insieme a mio nonno.

Non scorderò mai quel venerdì, era l’ora di punta e in quel giorno di pioggia Nonnina si perse per ritrovare il suo Amore.

Io mi chiamo Pedro, amo i gatti, le pesche coi fichi secchi e il profumo di viole.

L’llustrazione in copertina è di Isabella Mariucci Iacolenna