Un fervente lettore con la passione per la parola. Sono nato il 25 novembre del 1982 e abito in un paesino del Tirreno cosentino di seimila anime. Proprio in terra calabra mi dedico alla professione giornalistica. Dopo essermi diplomato in Ragioneria, mi sono tuffato negli studi umanistici con il coraggio tipico del profano, conseguendo la laurea in Scienze Storiche all’Università La Sapienza di Roma. Vicino alla storia ho poi messo la letteratura, la filosofia e tutte quelle cose di cui proverò a parlarvi. L’obiettivo è creare un linguaggio personale nel quale voglio sciogliere nevrosi e ossessioni, perché leggere e scrivere curano tutti i mali. Trovo sempre un buon motivo per leggere un libro e ne parlo sempre con passione anche su Satisfiction, Gli amanti dei libri e Zona di Disagio di Nicola Vacca. Se vuoi puoi anche seguirmi sulla mia pagina facebook Dispersioni82.

Tommaso Lisa – Memorie dal sottobosco. Un coleottero dei funghi

Di Martino Ciano

Che la vita non “alberghi” solo laddove la individuiamo o la captiamo è cosa nota, eppure, ci convinciamo del contrario. Spesso ci inganniamo e crediamo che la nostra specie sia l’unica “cosa vivente”, mentre intorno tutto è dominato dall’immobilismo, dal silenzio, dalla quiete. Così non è, lo sappiamo bene, ed è proprio questo uno degli aspetti più interessanti del libro di Tommaso Lisa, amante dell’entomologia, ramo della zoologia che studia il variegato mondo degli insetti.

Eccoci qui, con questo libro che ci porta nel mondo dei coleotteri, in particolar modo del Diaperis, il coleottero dei funghi. Come un provetto Piero Angela, Lisa ci mostra questi particolari insetti, per nulla insignificanti, ma importanti per il mantenimento dell’equilibrio del Mondo; ma attraverso loro, lo scrittore cerca anche di comprendere il perché di questo “strano interesse” che lo stuzzica fin da bambino.

Tra queste pagine troveremo un Lisa divulgatore, apologeta del diritto alla vita dei coleotteri di cui si contano 350 mila diverse specie e che numericamente superano gli esseri umani; ma, soprattutto, un Lisa narratore che attraverso il titolo del suo libro chiama in causa Dostoevskij. E così come lo scrittore russo ricercava nel “sottosuolo” dei ricordi, l’origine delle sue scelte, così Lisa ritrova nel “sottobosco” una vita che silenziosamente si muove, che non fa notizia, che molte volte “viene schiacciata sotto i piedi”, che non segue le nostre regole e la nostra logica.

È un continuo dialogo quello che l’autore intrattiene con il “suo” Diaperis, quasi a voler sottolineare più una continuità “genetica” tra l’uomo e il coleottero che non una metamorfosi, perché la vita è un “corpo indivisibile”, una “sostanza” che si manifesta in forme diverse. Non ci sono isolate trasformazioni, ma vige un principio di contiguità, un’affinità logica che proprio per l’essere umano appare “illogica”.

Lasciatevi affascinare da questo libro fuori dal comune, perché sa “parlare” diverse lingue e sa mostrarci un mondo che non segue una sola “regola”

Memorie dal sottobosco. Un coleottero dei funghi. Book Cover Memorie dal sottobosco. Un coleottero dei funghi.
Scritti traversi
Tommaso Lisa
Scienze
Exorma Editore
2021
187 p., Ill, brossura