Un fervente lettore con la passione per la parola. Sono nato il 25 novembre del 1982 e abito in un paesino del Tirreno cosentino di seimila anime. Proprio in terra calabra mi dedico alla professione giornalistica. Dopo essermi diplomato in Ragioneria, mi sono tuffato negli studi umanistici con il coraggio tipico del profano, conseguendo la laurea in Scienze Storiche all’Università La Sapienza di Roma. Vicino alla storia ho poi messo la letteratura, la filosofia e tutte quelle cose di cui proverò a parlarvi. L’obiettivo è creare un linguaggio personale nel quale voglio sciogliere nevrosi e ossessioni, perché leggere e scrivere curano tutti i mali. Trovo sempre un buon motivo per leggere un libro e ne parlo sempre con passione anche su Satisfiction, Gli amanti dei libri e Zona di Disagio di Nicola Vacca. Se vuoi puoi anche seguirmi sulla mia pagina facebook Dispersioni82.

Servi della gleba di Gerardo Magliacano

Crediamo davvero nell’editoria indipendente, a quella che resiste nel silenzio, a quella che propone cultura vera, disquisizioni poco politicamente corrette che incidono sulle coscienze dei lettori? Se la risposta è sì, allora, dobbiamo anche contribuire con i fatti affinché questa cresca.

Servi della gleba è un libro di formazione; oserei dire maieutico. Di fronte un alunno e un professore che iniziano a discutere e a interrogarsi sulla realtà che li circonda, nel caso specifico, quella della provincia campana in cui malaffare, cattiva politica e malcostume sono all’ordine del giorno. Difficile resistere alla tentazione di unirsi alla massa, di non combattere per una società migliore, di non reagire.

D’altronde, se intorno a te così fan tutti perché tu dovresti cambiare?

È questa una condizione che conoscono bene le popolazioni del Meridione d’Italia. La maggior parte delle persone si abbandona al lassismo e fa poco per sottrarsi all’apatia. Resistere è quasi un fallimento; meglio scappare, migrare da una terra che non accetta chi si ostina a remare controcorrente. Nonostante tutto, la lamentela accompagna la rassegnazione e da questo circolo vizioso ci si salva solo accettando passivamente la realtà: trasformandosi in mediocri cittadini ai quali sembra quasi piacere il malaffare.

Servi della gleba lavora su questi temi. L’autore crea l’immagine del professore che non sale in cattedra per mostrare la sua cultura, ma che si ammanta di umiltà e si fa portatore di luce. Luce che si trova nel sapere genuino animato dalla curiosità, dalla voglia di osservare e di comprendere i fenomeni sociali. Per questo maestro non esiste metodo migliore se non infondere curiosità nei suoi alunni. Nel romanzo, la cavia del docente è Sossio, alunno scapestrato, ma che si dimostra pronto a recepire gli insegnamenti del suo maestro. Sembra di assistere a un adattamento moderno dei tanti discorsi di Socrate tramandatici da Platone. La bravura dell’autore è stata quella di non annoiarci, ma di inchiodarci alle pagine del libro. Infatti, alla fine del romanzo ci renderemo conto che Sossio è ognuno di noi.

Ma chi sono i servi della gleba? Nella società feudale del Medioevo erano i contadini legati alla terra; potremmo dire, schiavi che il feudatario usava a suo piacimento; in questo libro, invece, Magliacano ribalta il significato ed eleva questi servi a eroi. Eroi che amano la loro terra natia così fortemente da volerla migliorare. In questa epoca moderna in cui tutti fuggono da se stessi, nella speranza di trovare felicità e libertà, i servi della gleba sono coloro che resistono e che attivamente combattono contro la mentalità imperante, anche a costo della vita.

Un romanzo in cui la parola d’ordine è resistenza e che si propone di risvegliare le coscienze.

Servi della gleba Book Cover Servi della gleba
Gerardo Magliacano
Narrativa
Erre Edizioni
2018
197