Irma Loredana Galgano: laureata in Lettere, grande appassionata di Antropologia culturale e Geografia umana, cultrice di Letteratura italiana e straniera. Collabora con diverse testate, riviste e blog che si occupano di Letteratura, Cultura e Diritti. Gestisce il sito personale www.irmaloredanagagano.it

Tanta spiritualità nascosta dietro una pungente ironia: “Cammino doppio” di Serenella Baldesi (AUGH! Edizioni, 2017)

di Irma Loredana Galgano

Un romanzo molto intimistico, Cammino doppio di Serenella Baldesi. Lo stesso può dirsi dello stile narrativo. Il racconto scorre attraverso i pensieri della protagonista che osserva, riflette, commenta, scrive e descrive tutto ciò che accade dentro e fuori se stessa. Ed è attraverso questo “filtro” che il lettore scopre il romanzo, la protagonista e la sua storia. Nonché il paesaggio e gli scenari da lei visti lungo il Cammino che la condurrà, insieme ai compagni di viaggio, a Santiago de Compostela.

L’ironia spesso presente nei pensieri e nelle parole di Alex, espressione neanche troppo velata di un maturo cinismo, strappa ripetuti sorrisi al lettore e contribuisce ad alleggerire il “peso” della lettura. Riesce l’autrice a non trasformare la sua creazione letteraria in un troppo scontato romanzo di formazione o, peggio, in un libretto educativo-informativo dei benefici mistici del Cammino.

Un libro che si fa leggere, Cammino doppio. Pur nella apparente semplicità del registro narrativo e del narrato si rivela e si conferma fino in fondo una lettura interessante e, direttamente o indirettamente, introspettiva.

La protagonista, Alessandra detta Alex, pagina dopo pagina, conquista sempre più il lettore. Una vera e propria eroina contemporanea alle prese con tutti i problemi di una vita “crudele” e “spietata” come solo quella vera può essere. Lei stessa realizzerà lungo il Cammino che i problemi reali sono altri però e che i sassi che si porta nel cuore e nello zaino possono essere trasformati in sogni o in realtà, spetta solo a lei decidere, scegliere e agire.

Ottima la rappresentazione, volontaria o involontaria che sia stata, che la Baldesi fa dell’uomo-donna contemporaneo medio, culturalmente parlando, che conosce e riconosce tutte le marche commerciali, tutti i loghi e i brand ma ignora o mal ricorda le fonti, quindi gli autori, delle citazioni letterarie o storiche. Che ha fretta e voglia di condividere sui social ogni istante della propria esistenza che, altrimenti, gli sembrerebbe quasi inutile, vuota. Che conosce ogni aspetto della vita e delle azioni del suo calciatore preferito, della squadra cui appartiene, dell’industria posta in essere per promuoverlo e ignora del tutto aspetti che dovrebbero interessarlo davvero. Offre, in questo modo, la Baldesi uno scorcio di un’umanità alla deriva che proprio grazie al Cammino, o comunque anche per esso, ritrova o sembra ritrovare i propri argini.

Quello che forse delude un po’ il lettore, o quantomeno lo disillude rispetto alle premesse, è il finale. Troppo romanzato rispetto al taglio che l’autrice sembrava volesse dare al suo libro, all’immagine se vogliamo a suo modo rivoluzionaria della protagonista la quale, invece, sembra perdere molto del suo “ironico” fascino rischiando di trasformarsi nell’ennesima donzella in pericolo salvata dal prode cavaliere in sella al valoroso destriero.

Nel complesso comunque Cammino doppio di Serenella Baldesi viene giudicato positivamente e considerato una lettura da consigliare, leggera ma con stile.

Cammino doppio Book Cover Cammino doppio
Serenella Baldesi
narrativa
Augh
2017