Laureato e specializzato in storia dell’arte all’università degli studi della Tuscia. Dopo aver discusso due tesi di laurea su Andrea Pazienza continua lo studio dell’artista realizzando il lavoro di riordino e di digitalizzazione dell’archivio e curandone la mostra “Segni Preliminari”. Cura la rubrica Fumo negli occhi. “Recensioni critiche” di graphic novel. Le recensioni vengono pubblicate su Move magazine sulla pagina Facebook Fumo negli occhi e su Fandangoeditore.it. Direttore artistico di una sezione del Festival Caffeina e assistente alla direzione artistica di Quartieri dell'Arte.

Michele Rech in arte ZeroCalcare ha messo d’accordo (quasi) tutti sul fatto che sia la nuova stella del fumetto d’autore italiano.
E’ mia personale opinione che la scuola degli autori italiani sia di gran lunga la migliore. Ne consegue che le responsabilità e il peso di questa qualifica, siano enormi.
ZeroCalcare (classe 1983), dopo anni di “gavetta” in ambiti che vanno dalle collaborazioni con fanzine più o meno di nicchia a la realizzazione di manifesti per concerti Punk, nell’Ottobre del 2011 grazie alla produzione, la sponsorizzazione, l’aiuto e il supporto di Marco D’ambrosio (in arte Makkox) pubblica la profezia dell’armadillo. Un mese dopo apre il blog a fumetti, mutuando un’idea francese (ispirato in particolare dal blog di Gilles Roussel in arte Boulet) declinandola nel contesto italiano. Un successone. L’armadillo è alla quinta edizione e il Blog è visitato da migliaia di fan. Tale successo determina una situazione molto rara di questi tempi: il suo editore (la Bao Publishing) gli commissiona un secondo lavoro anticipando il “grano”. Mica male!!!
Il polpo alla gola (secondo lavoro di questo zoomorfico dittico), è l’occasione per consacrarsi. Ma c’è anche il rischio (grosso) di non confermarsi o di tradire le (enormi) aspettative che l’ottimo esordio hanno generato.
Zero si mette alla prova, se l’Armadillo e’ un collage di autobiografiche storie brevi tenute insieme da un sottile quanto determinate file rouge, il Polpo è una vera e propria graphic novel.
Quasi 200 pagine in cui lo l’autobiografia fa i conti con le regole della narrativa di genere.
Ma il genio scalpita e la disciplina da metodo diventa trampolino di lancio, lo spunto autobiografico è il pretesto per sperimentare (con metodo) il fumetto di genere, il tutto poi vira piano ma inesorabilmente verso la graphic novel poetico-emotiva. Il polpo è la convergenza fra il romanzo di formazione e l’intreccio giallo/fantasy.
Lo sviluppo della vicenda, strutturato in tre blocchi a cui corrispondono tre età, ci restituisce il ricordo vivido dei contesti culturali di riferimento. La mitologia (il game boy e i Cavalieri dello Zodiaco e poi i Nirvana e le camice a scacchi….) viene prima certificata e poi glorificata con accorata ironia. Le dinamiche prima infantili poi adolescenziali vengono caricaturate per svelarne il contenuto tragicomico, poetico, per tanti versi sacro. Ecco che i bambini/ragazzi parlano con un esilarante linguaggio fatto di un lessico forbito e di periodi ad effetto. Il fumetto diventa percorso interiore, elaborazione, cura, memoria di ciò che ha reso l’autore ciò che è oggi. Perché la morale è: nessuno guarisce dalla propria infanzia e i sensi di colpa nascono nei cuori puri assumendo le sembianze di un polpo i cui tentacoli attanagliano la gola.

http://pjrbfumonegliocchi.tumblr.com/

Un polpo alla gola Book Cover Un polpo alla gola
Zerocalcare
Fumetti
Bao Publishing
2012
http://pjrbfumonegliocchi.tumblr.com/