Oggi ospitiamo una recensione/consiglio di lettura di Paola Rambaldi. Autrice di Bassa e nera Edizioni Pontevecchio, La fudréra Edizioni REM e molti racconti in antologie pubblicati da editori come Elliot, Pendragon, Stampa Alternativa e Sperling. Il suo ultimo libro Tredici storie di Adriatico, Edizioni del Gattaccio, è un insieme di storie “storie di Bassa, storie di nera, storie di donne nel posto sbagliato”. Scrive anche di cinema e, non a caso, ha scelto un libro da cui Polanski trasse un film, nel 1992, con Hugh Grant

Luna di fiele
di Pascal Bruckner

Recensione di Paola Rambaldi

Luna di fiele è una storia ad alto tasso di erotismo che parla di un’atroce vendetta. Due coppie, Franz e Rebecca, Didier e Beatrice, in crociera verso l’oriente si conoscono, una corrompe l’altra e niente sarà più come prima. Didier e Beatrice sono insegnanti, Franz è medico e Rebecca fa la parrucchiera. Le cabine sono strette e anguste, il viaggio è lungo e di una noia mortale. In cinque notti Franz dalla sua sedia a rotelle racconterà a Didier la tormentata storia con Rebecca.
Franz conosce Rebecca in autobus lei è senza biglietto e lui l’aiuta col controllore. Lei è bellissima ed è colpo di fulmine.
Anche vestita sembra già nuda ed è di una sensualità prorompente.
Nei giorni successivi la cerca a tutte le fermate dell’autobus finché non la incontra di nuovo. Stanno insieme un giorno e una notte e per un mese non riescono a staccarsi l’uno dall’altra.
Lui è un libertino snob e c’è un abisso culturale tra loro ma l’attrazione è tale da non farglielo sentire. Battute, giochi di parole contribuiscono ad aumentare il loro affiatamento.
Per lui, lei, è Miss me ne frego perché rifiuta di impegnarsi in tutto, e per lei, lui, è Mister corri corri per via dei suoi tanti impegni lavorativi.
Ma Rebecca ha ideali romantici, nel tempo diventa possessiva, e cerca di ingelosirlo e quando lo fa lui desidera solo vendicarsi.
La lascia, deciso a non rivederla più, lei lo cerca e lui fa lo sdegnoso, confessa di averla tradita durante la sua assenza e giocando sulle sue insicurezze comincia a farle pesare i suoi difetti fisici.
Ognuno saggia la resistenza dell’altro fino a che non confessano di amarsi.
Franz nei suoi racconti è molto esplicito e Didier non è sicuro che tornerà a sentire il seguito di quella storia, anche se l’attrazione per Rebecca è ogni giorno più forte.
Franz prende in giro il perbenismo di Didier e Beatrice e il loro desiderio di andare in India, un viaggio che non è più di moda da anni.
Il racconto di Franz e Rebecca riprende col racconto dettagliato di eccessi e perversioni inaudite che rinverdiscono gli entusiasmi della coppia per altri otto mesi.
Copulare è degno di un animale, umana è solo la devianza”.
Esauriti gli eccessi tutto è già stato detto e fatto e a quel punto farebbero meglio a separarsi. “La maggior minaccia per un libertino è la noia.”
“Le donne più belle sono quelle che non si conoscono ancora”
Franz, vorrebbe vedere altra gente ma lei glielo impedisce. Lui vuole lasciarla e lei diventa ossessiva.
È più forte di lui, è fatto così, anche suo padre, suo nonno e il suo bisnonno hanno portato le loro donne all’alienazione.
Smettono di fare sesso e lui la brutalizza nella speranza di liberarsi di lei. Il non essere amata imbruttisce Rebecca.
Rimane incinta e Franz la costringe ad abortire, poi gioca d’astuzia, le propone un viaggio, la imbarca sull’aereo e con una scusa scende lasciandola partire da sola. Franz torna a respirare, non pensa più a lei e riprende la vita di sempre tra un eccesso e l’altro fino a che non viene investito sulle strisce pedonali e si spezza una gamba.
È sorpreso quando lei lo va a trovare in ospedale. È abbronzata, di nuovo bellissima, ma soprattutto sicura di sé, lui ne è di nuovo attratto, ma quando fa per abbracciarla lei lo fa cadere dal letto e dal nuovo incidente ne esce paralizzato.
Condannato a vita su una sedia a rotelle.
Ma le sue sfortune non finiscono lì.
A occuparsi di lui d’ora in avanti sarà proprio Rebecca.
I ruoli di vittima e carnefice si invertono e ha inizio la grande vendetta di Rebecca.
Man mano che nei giorni il racconto di Franz procede, anche i rapporti tra i ben educati Didier e Beatrice cambiano.
Ma la grande vendetta tra Franz e Rebecca sarà veramente finita lì?

Polanski nel suo film inventa un finale liberatorio che non troverete nel libro di Pascal Bruckner che concluderà invece la sua storia nel più crudele dei modi.

In Italia Pascal Bruckner ha raggiunto una certa popolarità molti anni dopo l’uscita di questo libro. Notevole interesse suscitò, infatti, il suo saggio Il fanatismo dell’Apocalisse, edito da Guanda nel 2014. Altri suoi libri, sempre pubblicati da Guanda sono Il singhiozzo dell’uomo bianco, Il matrimonio d’amore ha fallito? Il paradosso amoroso, La tirannia della penitenza. In Francia, proprio nel periodo dell’attentato alla redazione di Charlie Ebdo, è uscito il suo saggio Un racisme imaginaiere, pubblicato da Grasset e che non poche polemiche ha suscitato in patria

Luna di fiele Book Cover Luna di fiele
Pascal Bruckner
Narrativa
Anabasi
1992