Un fervente lettore con la passione per la parola. Sono nato il 25 novembre del 1982 e abito in un paesino del Tirreno cosentino di seimila anime. Proprio in terra calabra mi dedico alla professione giornalistica. Dopo essermi diplomato in Ragioneria, mi sono tuffato negli studi umanistici con il coraggio tipico del profano, conseguendo la laurea in Scienze Storiche all’Università La Sapienza di Roma. Vicino alla storia ho poi messo la letteratura, la filosofia e tutte quelle cose di cui proverò a parlarvi. L’obiettivo è creare un linguaggio personale nel quale voglio sciogliere nevrosi e ossessioni, perché leggere e scrivere curano tutti i mali. Trovo sempre un buon motivo per leggere un libro e ne parlo sempre con passione anche su Satisfiction, Gli amanti dei libri e Zona di Disagio di Nicola Vacca. Se vuoi puoi anche seguirmi sulla mia pagina facebook Dispersioni82.

George Sand – Marianne – Robin edizioni

A volte si sente la necessità di tornare a ritroso per ricercare parole dimenticate, espressioni ataviche, bell’arte tramandata. È questo il caso di Marianne, romanzo di George Sand, scrittrice irrispettosa del bon ton dell’epoca, ricordata soprattutto per le sue relazioni sentimentali con lo scrittore Alfred de Musset e il pianista Fryderych Chopin. Ma a noi non interessa il gossip, ormai noto e rivisitato, ma l’opera di questa donna che venne considerata una rivoluzionaria. Femminista e parte attiva, anche se dietro le quinte, del governo rivoluzionario del 1848, di lei hanno parlato Flaubert e Balzac. Potete immaginare quanto fosse influente.

Marianne fu il suo penultimo romanzo. Apparve per la prima volta nel 1875, un anno prima della morte della scrittrice, vissuta tra il 1804 e il 1876. Cento pagine appena. Pochissime, visto che all’epoca un romanzo era costituito da pagine e pagine di minuziose descrizioni, di riflessioni e, forse, anche di inutili disgressioni. E per concludere, una trama semplice, ossia, un triangolo amoroso in cui sono coinvolti Marianne, Pierre André e Philippe Gaucher. Tutto si svolge in una zona rurale.

Lei, venticinquenne, nel 1825, anno in cui è ambientata la storia, ormai considerata non più appetibile per il matrimonio. Pierre André, scrittore deluso dall’ambiente cittadino, che trova rifugio in campagna, luogo in cui la vita è lontana dagli scandali, dall’apparire, da una tragica e rumorosa quotidianità. Lui è da sempre innamorato di Marianne, così libera, così decisa, amante delle lunghe cavalcate e così gelosa della propria indipendenza. Infine, Philippe, rampante artista, che invece vuole Marianne e che a differenza di Pierre appare sicuro. E proprio la sua volontà di conquista risveglierà la virilità del deluso scrittore.

Per quanto il titolo del libro possa far immaginare che tutto sia incentrato sulla figura di Marianne, la quale incarna sicuramente i valori di una donna libera, decisa e mai piegata alle convenzioni sociali, scopriremo invece che è proprio Pierre il protagonista. Di lui vengono messe in mostra la debolezza di spirito, la chiusura verso il mondo, la necessità di rifugiarsi costantemente nei propri sogni ormai diventati incubi. In Pierre riscontreremo caratteristiche molto più “femminee”, tanto da far apparire Marianne come l’incarnazione di quella donna dipinta da Delacroix, la quale guida il popolo francese verso la costituzione della Repubblica. Questo particolare viene messo in luce anche da Marco Catucci, autore del saggio d’apertura del libro.

Insomma, un romanzo che ci riporta a una letteratura diversa ma pur sempre affascinante.

Marianne Book Cover Marianne
George Sand. Trad. di E. Parri
Letteratura
Robin Edizioni
2019