Nata a Milano nel 1966, dopo studi di filologia classica all'Università degli Studi di Pavia comincia a lavorare in libreria. Fa la libraia per 26 anni. Ha collaborato con case editrici quali Astoria, come lettrice dall'inglese e dal francese e per Giunti per cui ha scritto una guida on line sulle città europee. Ha collaborato con articoli e recensioni al blog SulRomanzo e al blog di approfondimento culturale Zona di Disagio. Suoi articoli sono apparsi sul sito della società di formazione Palestra della Scrittura. Ha curato blog di carattere economico e, per anni, ha lavorato come web content writer. E' autrice di due libri: Guida sentimentale alla Tuscia viterbese, una serie di brevi reportage di narrazione dei territori e Mors tua vita mea, un libro di racconti pubblicato da I Quaderni del Bardo Edizioni. Un suo racconto è pubblicato all'interno del libro Milanesi per sempre, Edizioni della Sera. Dirige la rivista L'Ottavo

Ci sono molti modi

Di Geraldine Meyer

La morte, il grande enigma, il mistero, per alcuni la realtà ultima, per altri la realtà penultima. Passaggio, transito. Quasi mai nominata, spesso rimossa, esorcizzata. Significativo che, spesso, nemmeno i credenti riescano a pronunciarla, utilizzando perifrasi o verbi sostitutivi: si è spento, ci ha lasciati, è tornato alla casa del Padre, è mancato. Insomma, quello che qualcuno, scherzando, ha chiamato il “grande boh” resta spesso una innominata parola, una indicibile domanda.

Valerio Valentini, nel suo primo romanzo Ci sono molti modi, attorno alla morte costruisce un libro di notevole interesse, di cruda amarezza seppure condita da sprazzi di ironia. Glaciale ma pur sempre ironia. In una provincia romana che, come scriverebbe Cheever, è più triste di una “piscina vuota” il protagonista, Riccardo, fa il traghettatore, cioè aiuta le persone a morire. Non nel senso che, materialmente, compia con loro e per loro questo gesto. Ma lo fa ascoltandole, succhiandone confidenze e gesti, per poi consigliare loro come congedarsi da questa vita. Ha un talento particolare Riccardo nel riuscire a scovare anche il più piccolo indizio del desiderio di una fine.

In fondo, in un certo senso, è una rimozione anche la sua. Da ragazzo vede un morto, non la morte, e pensa così di avere con essa un particolare legame. Ma lui non ha visto la morte, non ha visto il morire, ha visto un uomo morto. E questo, che anche per lui resta un indicibile mistero, lo porta forse a credere di potersene impossessare. Come pensa di potersi impossessare della vita delle persone che a lui si rivolgono per suicidarsi, dispensando consulenze e consigli su come farlo. Amara e ironica illusione di chi, solo e solitario vive una vita che sembra già, in un certo senso, una specie di morte.

Forse anche per questo non è del tutto corretto definirlo un traghettatore. Perché lui, almeno fino a un certo punto, non sta accanto alle persone che si suicidano utilizzando il metodo da lui scelto. Non riesce perché non è della morte che ha paura ma della vita.

Ci sono molti modi, pubblicato da Readerforblind, è paradossalmente, un libro pieno di vita. Quella di Riccardo e quella, disperata e magnifica, delle persone che lui “aiuta”. O che pensa di aiutare. Mentre sono proprio queste esistenze ferite ad aiutare lui a mantenere un impossibile controllo sul mistero, a condurre un gioco in cui se è l’altro a morire lui può continuare a vivere e a dare un senso alla sua trascinata esistenza, succhiando come un vampiro la vita degli altri. La vita, appunto. Fino a che…

Pagine in cui episodi della vita di Riccardo sono teatro, palcoscenico e fondale, insieme, delle vite degli altri, di quegli uomini e donne che nemmeno sono andati a cercarlo ma si sono trovati. Loro, ad accoglierne la tristezza. Un libro di paradossi e umanità, di fragilità e solitudini. Eppure gravido di vita

Ci sono molti modi Book Cover Ci sono molti modi
aniàn
Valerio Valentini
Romanzo
readerforblind
2024
269 p., brossura