Segnalazione novità editoriali. Riceviamo e pubblichiamo

Lorenzo Cianchi, Il rumore dell’ultimo T-Rex
Taut Editori, Milano, pp. 81, euro 10, ISBN 9788894510089

Il rumore è generatore di possibilità. Comincia come un romanzo d’avventura, la
seconda raccolta in versi di Lorenzo Cianchi (Certaldo 1985): «La bestia immonda / che
doveva essere il T-Rex… la sento familiare / come un parente iracondo / che sbotta per i
pranzi di Natale… guardo questi rantoli / di animale sedato / e realizzo solo adesso / con
quanta violenza / è intessuta / la nostra maglia del discernere». La poesia è un «pugno
ribelle» che stravolge la logica. La dimensione artistica dell’autore, fatta di «rigorose
gradazioni di colore» e di un contegno plastico, lascia che le parole, «salvate» e augurali,
straniere, cadano senza ostacoli «nel tostapane». Un viaggio nella preistoria dei segni,
quando ancora «profumavano di sabato pomeriggio».

Carsten René Nielsen, Quarantuno oggetti
Taut Editori, Milano, pp. 87, euro 10, ISBN 9788894510065

Dalla sua prima raccolta, Meccanico ama sarta (1989), Carsten René Nielsen, poeta danese
del ‘66, si è imposto come una delle voci più interessanti della poesia scandinava.
Lontano dai toni consolatori, Nielsen aggredisce l’immaginario tradizionale con
una visionarietà innevata, caratterizzata dal grottesco e da un’analisi raffreddata di
situazioni al limite della follia. In questa nuova raccolta di prose poetiche, la scrittura
dell’assurdo fornisce nuove prospettive sul quotidiano: l’uso ludico del linguaggio,
scanzonato e subliminale, apre profondità plastiche impreviste; la percezione del reale,
allucinata e distorta, crea nel lettore un effetto perturbante. Nel rapporto tra natura e
artificio, tra vita e arte, l’autore privilegia infatti le zone d’ombra: c’è sempre un
elemento che sfugge, qualcosa di nascosto, un segreto difficile da interpretare.

Sandro Martini, Srotolabile – Scritti filanti sull’arte
Taut Editori, Milano, pp. 75, euro 10, ISBN 9788894510034

Questo libro convincerà il lettore accidentale come quello specialistico. Noterete subito il
temperamento del maestro dell’arte italiana Sandro Martini (Livorno ‘41). Artista colto, lettore di
filosofi e frequentatore di poeti, ha sviluppato presto un’identità multiforme: musicale e incendiario,
organico e graffiato, è stato tra i primi artisti ad assemblare materiali non convenzionali come il
cemento. Nei primi anni ‘60 è stato segnalato al Premio Modigliani e al Premio S. Fedele. Anni delle
mostre alla galleria Delle Ore, alla Blu, da Schwartz, al Milione. Franco Russoli lo descriveva in
presa diretta: «Gli esperimenti di sintesi tra visione cristallizzata, geometrica, e veduta fantastica ed
evocativa, non hanno un predominante peso programmatico, ma si risolvono in una libera effusione
di invenzioni luminose, naturali. Questi cieli tiepoleschi e orizzonti giapponesi, fusi in un sogno
alla Doré di carnaval en enfer… senza eccessivi scrupoli intellettualistici». A New York entra in
rapporto con Boltansky e Burri. Accolto dal PS1 di NYC e dal Los Angeles Institute of
Contemporary Art, dal Pratt e dal Museum of Modern Art di San Francisco, da venticinque anni
tiene un corso al Kala Institute. Negli scritti che l’artista ha scelto di condividere con noi, non troverete
solo le tecniche e i trucchi del mestiere, ma constaterete l’impalcatura intellettuale che sostiene
un’opera d’arte.

Per informazioni sull’editore consultare il sito cliccando QUI