Nata a Milano nel 1966, dopo studi di filologia classica all'Università degli Studi di Pavia comincia a lavorare in libreria. Fa la libraia per 26 anni. Ha collaborato con case editrici quali Astoria, come lettrice dall'inglese e dal francese e per Giunti per cui ha scritto una guida on line sulle città europee. Ha collaborato con articoli e recensioni al blog SulRomanzo e al blog di approfondimento culturale Zona di Disagio. Suoi articoli sono apparsi sul sito della società di formazione Palestra della Scrittura. Ha curato blog di carattere economico e, per anni, ha lavorato come web content writer. E' autrice di due libri: Guida sentimentale alla Tuscia viterbese, una serie di brevi reportage di narrazione dei territori e Mors tua vita mea, un libro di racconti pubblicato da I Quaderni del Bardo Edizioni. Un suo racconto è pubblicato all'interno del libro Milanesi per sempre, Edizioni della Sera. Dirige la rivista L'Ottavo

Oltrepassare di Martino Ciano

Di Geraldine Meyer

Maria Borio, su Nuovi Argomenti, scriveva: “[…] i romanzi massimalisti rivelano un complesso ripensamento insieme dei limiti e delle potenzialità della mimesis, nel tentativo di approdare a forme ibride di realismo, in cui la referenzialità immediata della parola è parzialmente sacrificata alla prospettiva di un maggiore impatto critico”.

A partire da queste parole mi azzardo a dire che con questo Oltrepassare, Martino Ciano possa essere definito scrittore massimalista. Vado oltre, assumendomi la responsabilità dell’arbitrio, e dico che questo libro più che un romanzo è un saggio sperimentale. Niente trama, anche questo dico, ma appunto la prospettiva di un maggiore impatto critico.

Chi si avvicina a un libro cercando consolazione si tenga lontano da Oltrepassare. Perché non vi è nulla di consolante e consolatorio in queste pagine. Forse perché, per la teoria dei vasi comunicanti tra letteratura e saggistica, si presenta come un condensato di concetti. Che richiede però una modalità di lettura al limite dell’ossimoro: capire queste concetti abbandonando la logica. Si può? Direi di sì.

Che Martino Ciano sia lettore e studioso appare evidente in queste pagine in cui, tra sogno, realismo e verosimiglianza, ci parla di essere, di Dio, di distruzione e di morte. Soprattutto di morte. E lo fa assumendosi il rischio della complessità, ineludibile per chi sembra non volere mettere confini tra spazio e tempo. Ce lo ricorda proprio dal titolo, quel Oltrepassare che risuona come un andare oltre nel tempo e, appunto nello spazio. Tutto si tiene. Emma che si uccide, il narratore onnisciente che muore nelle parole che scrive, Dio che sembra giocare prediligendo l’imperfezione e sbattendola in faccia a chi diventa pietra pregando per la sterilità della bellezza. Ma siamo pronti per tutto ciò? Siamo pronti per chi dice e scrive: “Se Notre Dame brucia vuol dire che un Quasimodo è stato vendicato.”

Ecco perché parlo di saggio sperimentale. E perché parlo di scrittore massimalista. Perché “l’impatto critico” di Oltrepassare va ben al di là delle parole che contiene, ben oltre la storia che sembra delineare per poi scompaginarla con altre non-storie. La Calabria, il finto benessere che avvelena, il disagio, l’amore, la morte, l’impulso a distruggere e distruggersi. Il rotolare, l’oltrepassare appunto. Quasi un’arte dello scomparire, del tacere. Cosa altro vogliono dire, del resto, parole come: “In principio era il segno, poi venne il caos. In quel tempo io ero la purezza del pensiero, poi venne la carne e la mia corruzione. Ora io sono un evento che non sarebbe mai dovuto accadere.” Eppure accade e si ritrova, afono, sul ciglio di questa altra frase: “Nulla è. Se anche qualcosa fosse, non sarebbe conoscibile. Se anche qualcosa fosse conoscibile, non sarebbe comunicabile agli altri.”

Ecco il cuore di questo libro, ecco l’insopportabile provocazione. L’essere che srotola nel divenire, che si fa materia e parola per ammettere che non è la comunicabilità che dobbiamo chiedere a essa. Ecco perché, come riporta la quarta di copertina, il silenzio è una via di fuga, lo stupore è uno schiaffo alla volontà di potenza. Sì, questo è un saggio sperimentale. E anche rischioso.

Oltrepassare Book Cover Oltrepassare
Martino Ciano
Letteratura
A&B
2021
99 p., brossura