Vivo a Catania, sono pediatra. Ho scritto molti racconti pubblicati in antologie. Uno in particolare, Il violinista, è in fase di stampa Così come una raccolta di miei racconti(19) è in fase di imminente pubblicazione. Sono arrivato finalista al concorso internazionale di poesia il Federiciano, con la poesia La spiaggetta.

Di Flavio Prestifilippo

L’INCONTRO

L’ansia  era giunta fino a sera, 

nello  stupore della  fine. 

Gente ignara   guardava assente, 

per loro chiunque  indifferente. 
Schegge  di   ipocriti  sguardi

m’attendono  più tardi,

con  false parole affratellati. 

Resto   ora qui , no vado via.

Lei esce, forse ora viene. 

Un’oscura  àncora    mi tiene. 
Un’auto scura sbuca. M’avvio. 

Non m’ hai visto, fuggi via.  

T’ho persa,  svanita nella  pioggia. 

La mia  auto bianca  diventa ora

un’ambulanza. 

Con    dita gelide  invio:

sono qui,  non   m’hai cercato. 

Corro    nella  strada bagnata, 

una curva,  ancora  un’altra. 

dei faretti rossi  poi  vedo, 

ti sei fermata. 

Esco, scendo, m’avvicino.
Umidi   e stupiti sguardi, 

lacrime e gocce di pioggia

danzano ora    insieme, 

trovandosi  per sempre  uniti

in quel momento    senza tempo.   

Dici : piove, entra scemo. 

Mi muovo,  forse  non ci credo. 
Nell’auto  scura noi  sogniamo:

mare sole  albe tramonti,

danze , giochi di bimbi,   boschi immensi.  

Il  sole   e i suoi tanti raggi 

la  pioggia  pare   attraversi, 

cingendo     le nostre  labbra  

nell’ infinito di  un bacio fuse. 
Ancor’oggi,   quelle gocce al buio    sento scivolare, 

aride lente   solitarie. 


La caduta
Andando per  la tua strada

su quel sasso cadrai. 

Guarda  sotto prima di alzarti

qualcosa  per te c’è , proprio lì. 

Ma scruta bene, 

Per il dolore non distrarti. 

Qualcuno forse verrà a rialzarti. 

Più facile  no. 

Hai guardato bene? 

Ora puoi sollevarti, prosegui

guarda davanti a te, 

Lo vedi chi c’è? 

Ti aspetta, vai.


OMBRE D’AMORE
Un sorriso dietro la mascherina
Uno sguardo dietro lenti oscure
Una mano che non vuole lasciarti
Un ricordo incollato per sempre.
L’aria truce del  padre che non c’è più.
Baci furiosi  tra   inutili urla, una
vecchia  che non sa  chi sia tu .
Amici che   da   soli ridono ormai.
Il conforto dei boschi,,
e la  gioia poi del mare
La madre che presto più non vedrai
Compagni di infantili  giochi
dagli  occhi  gelidi ormai.
La tua compagna di sempre
tuo figlio che felice ora va via.
Una notte in barca sul  mare
con  quel tempo immobile
che tenace non vuole svanire.
Un bimbo sconosciuto che ridendo
pare voglia dire :” non scordarti di me,
io  sono lo stesso che c’è in  te” .

In copertina Flavio Prestifilippo (Foto da facebook)