Laureato e specializzato in storia dell’arte all’università degli studi della Tuscia. Dopo aver discusso due tesi di laurea su Andrea Pazienza continua lo studio dell’artista realizzando il lavoro di riordino e di digitalizzazione dell’archivio e curandone la mostra “Segni Preliminari”. Cura la rubrica Fumo negli occhi. “Recensioni critiche” di graphic novel. Le recensioni vengono pubblicate su Move magazine sulla pagina Facebook Fumo negli occhi e su Fandangoeditore.it. Direttore artistico di una sezione del Festival Caffeina e assistente alla direzione artistica di Quartieri dell'Arte.

40 anni fa con il supporto del fidato Jerry Jhul, Jim Henson scrive Tale of sand. Sceneggiatura assurda ambiziosa surreale certamente rivoluzionaria, rimane in un cassetto perché nessun produttore è abbastanza coraggioso da farne un film. Dopo esser stata ritrovata nell’archivio della Jim Henson Company una illuminata iniziativa ne ha fatto un graphic novel. Mac (il protagonista) è stato messo in mezzo, è in pericolo, scappa ma non sa da chi ne perché è inseguito e la sua concitata fuga determina il ritmo del testo (o viceversa?). Mac è la lepre in un grottesco gioco di caccia all’uomo, corre in un deserto dove non ci sono regole etiche ne logiche, dove la fisica la fantasia e l’impossibile sono fuse insieme. Si stupisce Mac, non sembra abituato all’assurdo, il suo grado di (in)consapevolezza è simile al nostro, i suoi interrogativi sono quelli del lettore. Sembrerebbe uno psycho triller o un western lisergico, una commedia surrealista o una parodia dei generi cinematografici con vaghe ma puntuali digressioni metalinguistiche. I livelli si confondono, cosa o chi viene raccontato? Cosa è reale nella finzione? Chi scappa da chi? La metafora (se c’è) è del reale o della finzione? La sospensione dell’incredulità è più marcata in noi o in Mac? Esperimento in doppio cieco? Reality ante litteram?. E’ un piacere scrivere di un capolavoro di questa portata, ho almeno 5 ipotesi interpretative tutte giuste e quindi tutte sbagliate, ma è ormai evidente che il punto non è l’esegesi ma l’esperienza stessa. Deve aver pensato una cosa simile anche l’autore dei disegni Ramon Perez che con la sapienza di chi ha capito la lezione di Will Eisner, riesce a restituirci una visione del testo molto potente, fornisce una lettura grafica molto personale e quindi perfetta che spesso finisce per essere sinestetica proprio a partire (ma non solo) dall’evocazione di quel sonoro evidentemente sacrificato sull’altare del linguaggio.

Jim Henson's tale of sand. Una storia di sabbia Book Cover Jim Henson's tale of sand. Una storia di sabbia
9L
Jim Henson, Jerry Juhl, Ramón K. Pérez
Fumetti - Fumetti
Panini Comics
2013
152
http://pjrbfumonegliocchi.tumblr.com/