Matteo Sanfilippo (Firenze 1956) insegna Storia moderna all'Università della Tuscia e si occupa delle migrazioni di persone, idee e istituzioni fra Nuovo e Vecchio Mondo. Co-dirige l'Archivio storico dell'emigrazione italiana e ha pubblicato nel 2015 Nuovi problemi di storia dell'emigrazione italiana.

Questo notevolissimo lavoro non tratta soltanto di questioni italiane, cioè dei profughi istriani o dalmati o di chi dovette abbandonare la Tunisia e la Libia ma, compara il loro caso e quello dei tedeschi espulsi dall’area danubiana e dei francesi espulsi dalle loro colonie divenute indipendenti. Tenta dunque di elaborare una fenomenologia del profugato nell’immediato secondo dopoguerra e nella più tarda fase della decolonizzazione. Abbiamo infatti due casi legati alla ridefinizione dei confini dopo la seconda guerra mondiale (l’espulsione degli italofoni dalla Jugoslavia e quella dei tedescofoni del Danubio da Ungheria, Serbia e Romania) e due legati alle lotte di liberazione coloniali (i francesi cacciati dall’Algeria e gli italiani dalla Tunisia e dalla Libia). Ovviamente l’equipollenza delle varie situazione non è rigida: la Libia, per esempio, non era più una colonia italiana e la Tunisia non lo era mai stata. Tuttavia i quattro casi sono per tanti aspetti speculari e meritano di essere confrontati. Inoltre il tema più importante di questo libro non è tanto la cacciata, quanto il modo con cui i vari gruppi hanno conservato, preservato e riproposto, talvolta anche reinventando, la memoria dell’accaduto. Il volume ci restituisce dunque un tassello importante per comprendere l’impatto del Novecento su tante popolazioni obbligate a muoversi, ad abbandonare quelle che erano terre realmente avite o che ormai erano considerate tali, a vedersi amputare, come dice l’autrice, una parte del proprio passato e della propria identità.

La casa perduta. La memoria dei profughi nell'Europa del Novecento Book Cover La casa perduta. La memoria dei profughi nell'Europa del Novecento
Studi storici Carocci
Patrizia Audenino
Storia - Storia
Carocci
2015
brossura
236